Le malattie sessuali restano tra le più diffuse, sono sempre più diffuse con il riemergere di patologie che sembravano scomparse, come la sifilide che in Italia è cresciuta di oltre il 400% dal 2000 ad oggi, ma anche la gonorrea che ha visto quasi raddoppiare i casi in Europa negli ultimi anni.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno l’impatto di quattro MST, tra le più diffuse, corrisponde a 498,9 milioni di nuovi casi. Questo vuol dire che nel mondo oltre un milione e mezzo di persone ogni giorno si ammala.
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In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi anni i casi di malattie sessuali sono in aumento. Un aumento registrato soprattutto tra gli italiani e i maschi. Oggi ad aumentare sono soprattutto malattie batteriche come le infezioni da Chlamydia trachomatis e la sifilide, ma anche quelle determinate da virus; come i condilomi acuminati dovuti ad alcuni tipi di HPV e le epatiti da virus A o C. Per non parlare poi dell’infezione da HIV, oggi diventata la più importante malattia a trasmissione sessuale per le sue rilevanti implicazioni cliniche e di spesa sanitaria e i cui nuovi casi non accennano a diminuire nel mondo occidentale, Italia compresa.
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“Qualsiasi rapporto vaginale, anale e orale non protetto tra partner non monogami è potenzialmente pericoloso per contrarre una Malattia sessuale. Stiamo assistendo anche ad una minore percezione del rischio HIV da parte della popolazione over 50 e anziana che riceve una diagnosi tardiva nei centri clinici come il nostro, nel 63% dei casi (contro il 47% dei più giovani) e con segni di infezione avanzata. Le ragioni? Mancanza di consapevolezza, sottostima del rischio, carenza di campagne di sensibilizzazione ad hoc su queste fasce trascurate della popolazione sessualmente attiva” continua il Professor Cristaudo “questo nonostante il beneficio dato dal trattamento precoce delle persone con l’infezione che limita molto la diffusione del virus ad altri soggetti e cronicizza la malattia.. In totale sono 30mila i nuovi casi ogni anno in Europa e circa 3500 in Italia, e il trend non accenna a diminuire soprattutto in alcuni gruppi ad alto rischio sessuale.”.
“Oggi l’aumento delle infezioni sessualmente trasmesse ci preoccupa non solo per le ripercussioni che queste hanno sul benessere del singolo individuo, sulla collettività e sui costi sociali che concentrano – precisa il Dr. Massimo Giuliani, dell’Istituto Dermatologico San Gallicano – ma anche perché questo aumento è la spia di un abbassamento della guardia e della percezione del rischio soprattutto a in alcune fasce più vulnerabili della popolazione. Oggi sappiamo che tutto questo sta sostenendo soprattutto la circolazione dell’infezione da HIV, che viene facilitata largamente dalle malattie sessualmente trasmesse. In fatti, siccome i guai non vengono mai da soli, i portatori di una MST hanno un rischio aumentato tra le 2 e le 5 volte di contrarre a breve anche un’infezione da HIV”.
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