Vittorio Feltri è tornato a sproloquiare sull’omosessualità.
Il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, ha spresso il proprio pensiero sull’omosessualità e l’omofobia: “Mi accusano di non sopportare i gay e di essere omofobo, io invece ho molti amici omosessuali e non mi sono mai chiesto quali fossero le loro preferenze sessuali. L’ho scoperto chiaccherando con loro, ma non mi sono mai scandalizzato”.
Poi continua: “Non provo nessuna repulsione nei confronti degli omosessuali. Detto questo, devo aggiungere che quando sono nato l’omosessualità era fuori legge, anche la denominazione era francamente irruenta, li chiamavano pederasti, invertiti. Poi il mondo si è un po’ evoluto e l’omosessualità è stata tollerata di nascosto. Passano ancora degli anni e l’omosessualità si è imposta, è diventata una cosa non solo tollerabile ma che non suscita più nessun sentimento negativo. Però adesso l’omosessualità è diventata un orgoglio. Allora dico questo, prima che diventi obbligatoria io preferirei morire”.
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