“Ciò che mi è accaduto è davvero squallido. Oggi pomeriggio mentre tornavo dal lavoro, zona Flaminio, tre ragazzi mi hanno aggredito e pestato. La causa di tutto ciò è stata la mia omosessualità non accettata da loro. Mentre camminavo uno dei tre aggressori mi ha colto alla sprovvista alle spalle, strattonandomi lungo la strada, afferrandomi per i capelli, sotto lo sguardo incredulo dei passanti. Gli altri due non contenti hanno maltrattato il mio corpino con schiaffi e calci. I passanti sono venuti in mio soccorso e con loro anche le forze dell’ordine. Morale della favola? La legge italiano non li ha puniti solo perché non c’era sangue o lesioni su di me. L’unica a cui ringrazio è stata una ragazza che ha preso le mie difese e mi ha aiutato. Parlano tanto di emancipazione, ma qui di emancipato non c’è nulla. Sono disgustato e nauseato. La Legge ITALIANA ancora tutt’oggi non ci tutela come accade nelle altre parti del mondo! Basta! Noi non vogliamo ancora vivere con la paura di ritrovarci un giorno in ospedale per questi assurdi motivi”. Con queste parole Lorenzo, nome di fantasia, ha comunica sul proprio profilo di Facebook l’aggressione subita a Flaminio, quartiere di Roma, poche ore fa! Serve una Legge, non domani ma OGGI. Una Legge che punica attacchi come questo, non si può più vivere in questo modo!
Ma basta. Odio l’Italia 🙁
Orrible
Che pezzi di merda. Vorrei ci provassero con me così li riempio io di botte.
Povero ragazzo. Spero stia bene ora 🙁 ma sti stronzi non sono stati denunciati?
Imparate a difendervi ragazzi. Viviamo in un mondo di lupi mannari e ci dobbiamo togliere le castagne dal fuoco da soli. E quante vittime si sarebbero potute salvare se qualcuno fosse saltato subito addosso al terrorista di Orlando. La situazione può solo peggiorare per un motivo o per l’altro. Io propongo dei corsi di autodifesa dedicati solo ai gay friendly perché sappiamo quanto sia difficile frequentare le palestre regolari per chi fa outing.
https://www.facebook.com/groups/1718978141676463/
L’OMOFOBIA é repressione. Chi fa questo non accetta se stesso.