Orietta Berti sceglie di celebrare ancora una volta l’amore universale con un brano che invita alla riflessione: “Diverso”.
Il brano è stato scritto da Enzo Campagnoli, Tano Campagnoli e Mario Guida è contenuto nell’album La mia vita è un film (55 anni di musica) e Orietta non nasconde di essersi commossa nell’ascoltarlo la prima volta: “Siamo nati per amare e siamo parte della stessa meravigliosa famiglia: l’umanità tutta.
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Le emozioni, i sentimenti non conoscono né limiti né confini ma si declinano in tantissime sfumature al di là del genere regalandoci i mille colori dell’amore. Siamo tessere di uno stesso puzzle, ognuno diverso e fondamentale per la composizione del disegno che non potrebbe realizzarsi se non con l’incastro miracoloso di ciascuno di noi. Ho voluto farmi un regalo – aggiunge Orietta che oggi compie 80 anni – per il mio compleanno parlando ancora una volta di amore. Gli sguardi delle ragazze e dei ragazzi della Casa Arcobaleno di Milano, con i sorrisi, i silenzi, l’espressività raccontano e parlano più di mille parole e raccontano tutto il vissuto, le esperienze, i pregiudizi che la società può avere ma anche la gioia e la speranza per un futuro migliore che hanno ritrovato”.
Con “Diverso” affronta un altro tema molto forte: l’omosessualità.
«Per il mio compleanno ho fatto questa canzone in cui c’è una madre che protegge il proprio figlio che si è dichiarato gay. Nel video la mamma gli dice che non sbaglia ad amare un’altra persona, che siamo nati per amare e non per odiare, è la cosa più semplice e naturale che c’è. Credo sia giusto che questo mondo abbia il coraggio di cambiare. Purtroppo ci sono delle famiglie che non accettano il figlio diverso, che poi diverso in cosa? Diversi sono loro, casomai. Un animale non abbandona i cuccioli. L’ho fatta in collaborazione con le case d’accoglienza “Arcobaleno” a Milano che aiutano questi ragazzi che purtroppo vengono emarginati dalla loro famiglia di origine».
A un Gay Pride andrebbe?
«Mi hanno invitata tantissime volte. Sono andata a fare gli spettacoli all’arrivo, cioè quando finiva la sfilata. Sono stata a Roma, Napoli, Milano. Andare sul carro, son sincera, ho paura perché mi gira la testa». Ha dichiarato la cantante a LaStampa.
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Il testo sottolinea l’importanza del dialogo, per superare la paura di non essere compresi, accettati e trova la massima espressione nei volti di Esse, Samantha, Vanessa, Marayah, Sergio Marina, Giulia, Marina e Cecilia che nel video sono accanto a Orietta in un bellissimo album di famiglia, quelli dove si raccolgono i ricordi più belli “Siamo grati a Orietta Berti per questa collaborazione – dice Maria Grazia Campese, presidente di Spazio Aperto Servizi – Attraverso la sua musica possiamo veicolare un messaggio semplice quanto potente: ogni persona ha il diritto di essere sé stessa. È questo il senso del progetto Casa Arcobaleno, un luogo protetto che accoglie persone discriminate a causa dell’orientamento sessuale, l’identità di genere o per il percorso di transizione avviato, che dopo il coming out si ritrovano senza il supporto della propria famiglia. Casa Arcobaleno è un luogo non di arrivo ma di ri-partenza”.