In un nuovo sondaggio di BiDiMedia effettuata tra lo scorso 5 e 8 aprile, proprio mentre il senatore Ostellari teneva in ostaggio il ddl Zan in commissione giustizia al Senato con cavilli tecnici, i cui risultati sono stati pubblicati nella giornata di ieri, rivela che la maggioranza degli italiani vorrebbero l’approvazione della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.
La diretta sul Ddl Zan
Ieri sera BiDiMedia ha trasmesso un approfondimento social sul Ddl Zan con la presenza dello stesso On. Alessandro Zan e altri ospiti. Durante la diretta abbiamo discusso con i nostri ospiti dello stato di avanzamento e degli effetti del Disegno di legge, dell’omobitransfobia e delle discriminazioni in Italia, con le preziose testimonianze di Don Giulio Mignani, Valentina Petrillo e Simone Alliva. Abbiamo inoltre presentato e approfondito con il nostro Achille Mena i risultati del sondaggio qui pubblicato.
#DiamociUnaMano, le celebrity insieme per l’approvazione del Ddl Zan: “Diamo a tutti noi un mondo migliore”
Il 56% degli elettori si dice infatti a favore del ddl Zan, mentre i contrari sono meno della metà, il 26%. Il resto preferisce non rispondere. Il risultato è schiacciante se si considerano gli elettori dei partiti di centro-sinistra, dove le percentuali dei favorevoli oscillano tra il 90% di Italia Viva e il 96% di Liberi Uguali. Nell’elettorato del M5S a volere l’approvazione della legge è invece l’88%.
Ddl Zan bloccato, Fedez attacca Ostellari: “Non sei Beyoncé, non puoi fare come ti pare” (VIDEO)
Netta la differenziazione politica nei partiti: il sostegno al Ddl è plebiscitario in tutte le formazioni di Centrosinistra, Centro liberale, Sinistra e M5S, con pochissime differenze.
📊 🐔 Sondaggio BiDiMedia
🌈 Ddl Zan @ZanAlessandro
👍🏼 La netta maggioranza degli italiani è a favore
🤯 Spaccatura nell’elettorato di Forza Italia
💯 Plebiscito fra i partiti di centrosinistra e i 5S👇🏼https://t.co/U2v0QzoRRw pic.twitter.com/v3wFbidjVr
— Sondaggi Bidimedia (@SBidimedia) April 22, 2021
I contrari alla legge Zan si concentrano nel Centrodestra, ma con posizioni diversificate. FI è infatti spaccata perfettamente in due; una dicotomia che riflette le posizioni parlamentari, con diversi esponenti berlusconiani sia tra i favorevoli che tra i contrari. Più netta l’opposizione in Lega e FdI, ma anche nei partiti di Destra si nota una minoranza che sostiene il Ddl.
Segnaliamo in particolare con apposita slide come tra i partiti liberali (+EU, Azione, Italia Viva, accorpati in un’unica voce nella prima immagine) il favore sia sempre superiore al 90%, anche in Italia Viva. Un risultato che dovrebbe far riflettere gli esponenti renziani che nella giornata di ieri hanno aperto a possibili modifiche al Ddl, che di fatto ne rinvierebbero l’approvazione sine die.
📊 🐔 Sondaggio BiDiMedia
🌈 Ddl Zan @ZanAlessandro
👍🏼 La netta maggioranza degli italiani è a favore
🤯 Spaccatura nell’elettorato di Forza Italia
💯 Plebiscito fra i partiti di centrosinistra e i 5S👇🏼https://t.co/U2v0QzoRRw pic.twitter.com/v3wFbidjVr
— Sondaggi Bidimedia (@SBidimedia) April 22, 2021
Discriminazioni e percezione dell’omobitrasfobia, misoginia e abilismo
Il 7% degli italiani ha subito episodi di discriminazione o attacchi in prima persona; una quota non indifferente, a cui si aggiunge il 36% che conosce almeno una vittima di omobitransfobia, misoginia o abilismo. Una percentuale che evidenzia come tali discriminazioni siano parte della vita quotidiana di milioni di italiani.
Infine, la domanda sulla percezione degli episodi discriminatori: sono in aumento, diminuzione o stabili? In questo caso l’elettorato è più incerto, ma solo una minoranza (18%) ritiene che la situazione stia migliorando, mentre la maggioranza si divide in maniera quasi uguale tra chi pensa siano stabili e chi in aumento.
Donatella Versace sostiene il DDL Zan: “È arrivato il momento di scegliere il rispetto invece della discriminazione”
Anche in questo caso, notevoli differenze per voto politico: gli elettori di Centrosinistra sono preoccupati per un aumento delle discriminazioni/attacchi omofobi o misogini; quelli di Centrodestra al contrario ritengono che tali episodi stiano calando. In mezzo si collocano ancora una volta gli elettori liberali, con FI, +EU e Azione a metà tra i due schieramenti. In IV prevale un sentimento simile al resto del csx, con maggiore percezione di un aumento delle discriminazioni.