Lunedì mattina il sindaco Maria Scardellato, sindaco eletto dal Carroccio che della battaglia contro le unioni civili ha fatto una bandiera ideologica, ha celebrato l’unione di Pasquale Nigro e Andrea Sara che da più di dieci anni costituiscono una coppia. Apriti cielo. A stretto giro è arrivato l’anatema leghista. Molto autorevole, perché a parlare è il segretario regionale Gianantonio Da Re. “La Lega ha principi chiari e una linea precisa. In Veneto c’è un solo sindaco leghista che è andato contro la linea di partito. Poteva evitarlo.” A rincarare la dose ci ha pensato il segretario provinciale Dimitri Coin, prefigurando provvedimenti nei confronti del sindaco ribelle. “Maria Scardellato si pone fuori dal partito – ha dichiarato al Corriere del Veneto – Ci saranno delle ripercussioni, sicuramente, perché il partito è più importante del singolo sindaco”. La linea è quella di far firmare le unioni ai funzionari comunali, come accaduto di recente anche a Quinto di Treviso. “Così doveva fare anche il sindaco di Oderzo – ha aggiunto Coin – Le ho telefonato qualche giorno fa, era avvisata, ma non ha mutato posizione”. Cosa accadrà, verrà espulsa? “Tutto può succedere. Comodo prendere i voti con la Lega e poi non fare quello che l’elettore si aspetta. Se l’avessi saputo non le avrei dato il simbolo. Per me il caso è già chiuso, da adesso in poi farò riferimento al vicesindaco Michele Sarri”.
Sono solo dei poracci!! Che iniziassero a fare qualcosa di utile per il paese invece di andare contro gli omosessuali!
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merde di gente. ma si puoì?
Un tempo lo votavo ora mai più!
Fankulo!
Visto che e’ legge,dubito che ci si possa rifiutare di celebrare il rito,checche’ se ne dica