Serie tv e 2021: da dove cominciare?
Il titolo che è esploso inaspettato è stato indubbiamente Squid Game, vero fenomeno globale di massa, che dalla Corea del Sud ha portato in tutto il mondo la sua distopia a base di giochi infantili e atroci violenze. È stato di sicuro l’anno di grandi addii: l’ultima stagione di Gomorra, con lo scontro finale tra Genny e Ciro, e la fine della serie crime nostro orgoglio nazionale, esportata e amata in tutto il modo; e il finale della Casa di carta, con la nuova e ultima avventura del gruppo di ladri/sequestratori che piacciono al popolo ma non solo, ecco le serie tv che più hanno appassionato i nostri cuori nel 2021.
Torna in tv “Una mamma per amica: di nuovo insieme”
Squid Game
Serie-tormentone del 2021, la più vista di Netflix nel mondo, la più pop dell’anno. La storia è nota: in Corea del Sud, un gruppo di persone piene di debiti viene attirata su un’isola misteriosa con la promessa di grandi guadagni, per vincere i quali basta solo vincere a Un, due, tre… stella, al tiro alla fune e ad altri giochi da bambini; chi perde però viene ucciso senza pietà. Ad assistere al macabro show c’è un gruppo di milionari annoiati. Il gioco al massacro è un’allegoria tanto facile quanto potente della società capitalistica di oggi, in cui i deboli (i poveri) vengono uccisi dai meccanismi economici e sociali imposti dai più forti (i ricchi). Il contrasto tra l’apparente innocenza dei giochi e il rischio di morire tiene incollati fino all’ultimo episodio. Aspettiamo la seconda distopica stagione.
Su Netflix.
Omicidio a Easttown
Omicidio a Easttown è una di quelle serie che ti tiene incollato allo schermo, quelle che vorresti subito far arrivare alla fine per scoprire chi è stato (davvero) e contemporaneamente vorresti che finisse il più tardi possibile per goderti lo spettacolo. Diretta dal regista di The Leftovers e di The Hunt Craig Zobel, ha per protagonista Mare, il premio Oscar Kate Winslet, qui anche nei panni di produttrice, e un cast ricchissimo: Guy Pearce, Julianne Nicholson, Jean Smart e Evan Peters. Cittadina remota della Pennsylvania, Mare Sheehan è una poliziotta quarantenne senza fronzoli e in balia dei sensi di colpa. Non si pettina e non si trucca, è separata, vive con la madre, la figlia e un nipotino che tutti fanno a gara per togliere dalla sua tutela. La ricordano come colei che 25 anni prima vinse un torneo di basket con un canestro «impossibile». È chiamata a indagare l’omicidio di una giovanissima madre, ma su di lei pesa un altro caso, ancora non risolto. Oltre ai tormenti del suo passato.
Su Sky e NOW.
Succession 3
Le vicende della famiglia Roy, milionari proprietari di un colosso mediatico in stile Fox, arrivano alla guerra intestina conclamata: da una parte Kendall, che alla fine della seconda stagione ha accusato pubblicamente il patriarca di aver coperto una serie di abusi perpetrati su navi da crociera, e dall’altra il padre e gli altri figli. Kendall è sempre drammaticamente al centro di questa serie che sembra una tragedia shakespeariana, con le sue velleità, i continui fallimenti, la vulnerabilità e i sogni di gloria che si infrangono contro il muro di cinismo e prepotenza del padre. Ma non c’è mai una divisione tra buoni e cattivi, e questo è il punto forte della serie: i personaggi sono quasi all’unanimità e per la maggior parte del tempo delle persone spregevoli, ciniche, bugiarde, arriviste, doppie, opportuniste, egoiste. A un certo punto Kendall chiede al fratello Roman: ma tu sei una vera persona? Chi è vero in questa famiglia? C’è Shiv che, un tempo figlia prediletta del padre, cade in disgrazia, mentre i suoi problemi matrimoniali diventano sempre più profondi; Roman è in ascesa come businessman, ma la sua vita sessuale e personale è un disastro; Connor sembra finalmente ribellarsi al ruolo di scemo della famiglia, ma l’intelligenza è sempre modesta. E poi c’è la vicenda del rapporto di odio-amore sadomaso tra Tom e Greg, delizia assoluta della serie (quasi un filone a parte: sui social è la sottotrama che ha prodotto fiotte di meme e articoli di approfondimento). L’ultimo episodio contiene la scena più potente di tutte, disvelamento di debolezze umanissime e sentimenti ambivalenti, apice tragico di tutta la parabola della stagione, con un’ambientazione italiana ultra chic da milionari in trasferta europea. La serie migliore del 2021.
La Casa di Carta 5
La migliore delle consolazioni per tutti gli appassionati che, dopo cinque stagioni, erano già preparati a salutare i propri beniamini. Che proprio in questi giorni hanno dato l’addio alla serie in un incontro che vi abbiamo raccontato. Avremo modo di scoprire di più su questa ‘Berlin‘, ma l’emozione è forte. Come anche la curiosità di scoprire se sarà davvero una sorta di Origin Story come sembra esser trapelato attualmente o una nuova trama nella quale ritrovare qualcuno dei personaggi già visti o nuovi affiliati, come accaduto in questa stagione finale della serie La casa di carta.
And Just Like That…
Dieci nuove puntate (appena finite, come ha annunciato su IG Cynthia Nixon/Miranda) per aggiornarci sulle storie delle protagoniste di Sex And The City, le newyorkers più famose della tv, e noi. Vent’anni dopo…
Si parla di amicizia, si parla di età, si parla di donne e ovviamente di New York nel nuovo capitolo della rivoluzionaria serie TV Sex and the City del produttore esecutivo Michael Patrick King. Capitolo del quale le riprese dei prossimi episodi sono ancora in corso.
Gomorra
E’ andata in onda su Sky la stagione finale di Gomorra, la quinta, disponibile anche in streaming su NOW. Per l’occasione il nuovo numero della rivista Rolling Stone esce con una copertina volutamente provocatoria: un bacio tra i due protagonisti della serie, Salvatore Esposito e Marco D’Amore.
Gomorra, il bacio tra Genny e Ciro: “In un’altra vita sarebbero amanti”
I due interpretano rispettivamente Genny Savastano e Ciro Di Marzio, e chi segue Gomorra conosce bene il rapporto di odio/amore che c’è tra i due personaggi, e l’amicizia che negli anni si è consolidata sul set tra gli attori. Il senso dello scatto, hanno spiegato Esposito e D’Amore, è proprio questo.
Pose
La terza e ultima stagione di Pose è arrivata su Netflix.
Candidata a ben 8 Emmy Awards, compresi quelli per il miglior attore drama (Billy Porter) e la storica nomination di MJ Rodriguez come miglior attrice, la terza stagione della serie ideata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Steven Canals è composta da soli 7 episodi, l’ultimo dei quali da 90 minuti e andato in onda negli Usa lo scorso 6 giugno.
La stagione 3 è ambientata nel 1994. Qui troveremo Angel e Lil Papi, interpretati da Indya Moore e Angel B. Curiel, ancora insieme. Troveremo anche Blanca, interpretata da Mj Rodriguez, che ora lavora come infermiera. Pray Tell, interpretato dal premio Emmy Billy Porter, continuerà a lottare contro l’HIV. Sul set anche Ricky Wintour, interpretato da Dyllon Burnside, Jeremy Pope.
Sweet Tooth
Sweet Tooth, nuova serie tv fantasy, arrivata su Netflix il 4 giugno 2021, con una prima stagione di 8 episodi. Jim Mickle e Beth Schwartz sono gli showrunner della serie, che è tratta dall’omonimo fumetto scritto e disegnato da Jeff Lemire e pubblicato dalla DC Comics tramite l’imprint Vertigo.
Dieci anni fa il “Grande Crollo” ha gettato il mondo nel caos e dato vita a misteriosi esseri metà uomini e metà animali. Non sapendo se questi ibridi sono la causa o il risultato del virus, molte persone li temono e gli danno la caccia. Dopo aver vissuto dieci anni in un bosco remoto, Gus, metà cervo e metà bambino, diventa amico del solitario Jepperd. I due partono per un’avventura straordinaria attraverso quel che resta dell’America, alla ricerca di risposte sulle origini di Gus, sul passato di Jepperd e sul vero significato della parola casa. Ma la loro storia si popola di alleati e nemici inaspettati, mentre Gus impara che il ricco e pericoloso mondo al di là del bosco è ben più complesso di quanto immagini.
Nove perfetti sconosciuti
Nove perfetti sconosciuti, la serie originale basata sul romanzo di Liane Moriarty prodotta dallo stesso team di Big Little Lies e The Undoing e che arriverà sulla piattaforma in tutto il mondo (tranne che negli USA) il 20 agosto.
Girata in Australia, la serie drama è ambientata in un wellness resort di lusso che promette un processo di guarigione e trasformazione. La storia ruota intorno a nove personaggi stressati che vivono in città e provano a seguire un percorso per avere un migliore stile di vita. A sorvegliarli durante i dieci giorni di permanenza è la direttrice del centro Masha (Kidman), una donna la cui missione è quella di ritemprare le loro menti e i loro corpi. Ma questi nove estranei non hanno idea di ciò che li aspetta.
Protagoniste della serie in otto episodi Nicole Kidman e Melissa McCarthy, qui al loro primo progetto insieme.
Love, Victor
La serie TV Love, Victor con protagonista Michael Cimino tornerà presto con il secondo capitolo. Hulu, infatti, ha diffuso il trailer dei nuovi dieci episodi che verranno rilasciati venerdì 11 giugno.
Spin-off del film Tuo, Simon, a sua voltaadattamento del romanzo per ragazzi Non so Chi Sei, ma io sono Qui di Becky Albertalli, la serie TV è prodotta e creata da Greg Berlanti.
Big Sky
Big Sky è la prima novità assicurata che si aggiunge al palinsesto della stagione televisiva 2020/2021 di ABC: ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla serie TV dal creatore di Big Little Lies, disponibile in Italia su Star.
Il thriller si basa sul primo romanzo della serie con Cassie Dewell, firmata da CJ Box, intitolato The Highway. La vicenda ruota attorno ai rapimenti di alcune ragazze avvenuti in una zona remota dello stato del Montana.
The White Lotus
The White Lotus è il nome del resort di lusso alle Hawaii in cui sbarca un gruppo di ricconi americani, incarnazione vivente del white privilege, il privilegio dei bianchi. Ad aspettarli c’è il personale più etnicamente variegato e decisamente meno abbiente, il cui ruolo (sociale) è spiegato in una fulminante battuta dal direttore del resort Armond: «Ci viene chiesto di scomparire dietro le maschere, l’obiettivo è donare una sensazione di vaghezza». In queste parole c’è già la scintilla che farà esplodere i conflitti tra i vari personaggi, perché il tema attorno a cui ruota la serie è quello attualissimo (da Parasite a Squid Game, passando per La casa di carta) della divisione in caste impermeabili, della lotta di classe. E poi si parla di privilegio bianco, di pretesa di superiorità dei bianchi, di cancel culture e di giovani woke (che con le loro posizioni ideologiche possono anche fare danni molto concreti). Satira sociale girata tutta in un’unica location (causa pandemia), scritta benissimo, che prende di mira l’America trumpiana. Che cosa succede quando il capriccio di un ricco che si lamenta per una suite da sogno si trasforma in cieca ostinazione e sete di vendetta? Finisce molto, molto male. Ci scappa il morto (non è spoiler: è l’inizio della serie), ma per capire chi è bisogna arrivare fino alla fine.
Su Sky e Now.
Maid
Siamo nella British Columbia, paesaggi da sogno ma sentimenti rotti, spezzati. Alex (la bravissima Margaret Qualley), in una notte, scappa di casa con la figlia di tre anni perché il compagno è alcolizzato e violento. Da qui inizia la sua fuga per rifarsi una vita ma non è semplice. In tasca ha solo 12 dollari, gli altri sono tutti sul conto del compagno, non può contare sulle amiche ma solo su sua madre, Paula (che è poi davvero sua madre Andie McDowell), un’artista bipolare per niente affidabile. Non ha una casa in cui vivere e nemmeno un lavoro. Da qui la decisione di lavorare come colf nelle case dei ricchi, ma nemmeno in questo caso filerà tutto liscio. Nel corso di dieci puntate molto avvincenti le succede di tutto e di più. Ma il bello di Maid è nelle sfumature psicologiche del racconto.