Kevin Spacey non è un «cobra sessuale», e questa è una buona notizia non solo per lui, ma per tutti quelli che hanno sempre avuto a noia il puritanesimo moralistico del #MeToo.
Il grande attore hollywoodiano, magnifico interprete di celebri film come I soliti sospetti e serie pluripremiate come House of Cards, è stato riconosciuto innocente da un tribunale di Londra in un processo per abusi sessuali su quattro casi differenti. Spacey ha evitato l’ergastolo, i suoi approcci non sono stati ritenuti reati, in due casi perché mai avvenuti, in altri due perché consensuali.
Kevin Spacey sotto accusa: questa volta da un massaggiatore
Fine della storia, forse, per un artista che ha visto la carriera andare in fumo: House of Cards interrotta, l’interpretazione del miliardario Paul Getty in Tutti i soldi del mondo saltata. Spacey, che nel frattempo s’era dichiarato omosessuale, malato di sesso, aduso all’uso di sostanze stupefacenti e alcol, è diventato in questi anni un reietto, un appestato, criptonite per le superstar del Luna Park Hollyw.
Morrissey difende Spacey: “Accuse ridicole. Quando sei in camera da letto di qualcuno sei consapevole delle conseguenze”
Nel 2017, Spacey è stato una delle prime star coinvolte nel movimento globale #MeToo dopo essere accusato in diverse circostanze di violenze sessuali; per questo è stato escluso dalla stagione finale del dramma politico “House of Cards” e da altri progetti.