Se amate le stelle cadenti, forse quest’anno non dovrete aspettare fino al 10 agosto per godervi lo spettacolo.
Nella notte tra il 30 e il 31 maggio ci sarà il picco delle tau Ercolidi, uno sciame meteorico solitamente poco appariscente, ma che quest’anno potrebbe infiammare i cieli come non ha mai fatto. Certo molto dipende da una serie di fattori poco prevedibili, ma vale la pena puntare il naso all’insù, soprattutto perché quest’anno a San Lorenzo le Perseidi regaleranno un numero di stelle cadenti molto inferiore alla media.
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Per chi avesse bisogno di un ripassino di astrologia, le meteore sono detriti e polveri che si infiammano all’ingresso nell’atmosfera terrestre. Normalmente in una notte se ne possono osservare (se la visibilità è buona), da due a sette ogni ora. Quando l’orbita della Terra incrocia quella di una cometa i detriti della sua coda producono decine, se non centinaia, di meteore ogni ora, rendendo spettacolare il cielo notturno.
Lo sciame meteorico delle Tau Ercolidi ha origine dalla cometa SW3z, nel 1995 il piccolo nucleo della cometa si è fratturato in quattro pezzi, negli anni successivi si è ulteriormente diviso, in sostanza si sta disintegrando. I frammenti più grandi che si staccano da una cometa in via di disgregazione possono essere espulsi con una forza sufficiente da spingerli su un’orbita più interna a quella della cometa stessa. Quando questo si verifica è molto probabile che avvenga un meteor outburst, ovvero una pioggia di stelle cadenti di migliaia di meteore ogni ora. Gli scienziati non ne hanno la certezza, ma è probabile che la pioggia di stelle cadenti ci sarà e sarà visibile soprattutto negli USA, mentre noi possiamo comunque ben sperare per vedere qualche stella cadente nella notte tra il 30 e il 31 maggio.