![Rocco Siffredi](https://www.spyit.it/wp-content/uploads/2019/03/Rocco-Siffredi--1024x546.jpg)
E’ di Goito (Mantova), il nuovo erede di Rocco Siffredi e vive in paese dove, insieme ai genitori, gestisce “La Cantinetta”, un locale che si trova in centro, ma la sua vera aspirazione è di diventare un attore hard, e ci sta riuscendo.
Mattia Sartore, classe 1993, era il 2015 quando, insieme agli amici di una vita, trova su Facebook l’annuncio di un concorso lanciato dal re del porno per la selezione di undici nuovi ragazzi.
“I miei amici mi hanno incoraggiato fin da subito ad andare a Roma per prendere parte alla selezione, mi hanno detto che sarei passato sicuramente – racconta Mattia alla Gazzetta di Mantova – così, un po’ per gioco ho deciso di iscrivermi, di lanciarmi in questa esperienza folle”.
Stiamo parlando della Siffredi Hard Academy a Budapest, una delle più importanti scuole del porno, una vera e propria università del genere, ideata e diretta da Rocco Siffredi.
![scuola rocco siffredi](https://www.spyit.it/wp-content/uploads/2019/03/Schermata-2019-03-19-alle-14.59.55.jpg)
Mattia viene contattato e, pochi giorni dopo, fa i bagagli e parte per la capitale dell’Ungheria. Un’improvvisa e inaspettata full immersion di due settimane nel mondo della sceneggiatura pornografica insieme ad alcuni maestri internazionali del settore, ripresi 24 ore al giorno e mandati in onda in prima visione sul canale La5. Una partenza che ha fatto discutere, e non poco, le vie del piccolo paese, tra l’elogio e le maldicenze.
“I miei genitori non erano assolutamente d’accordo, ma hanno saputo di questa esperienza solo al mio rientro in Italia. Una volta che le puntate delle lezioni all’interno dell’accademia sono andate in onda in prima serata mia mamma le ha guardate, mio padre no, e anzi lui ancora deve accettare questa cosa, non sa nemmeno di questa intervista, sarà un’ulteriore sorpresa” continua il racconto di Mattia..
![scuola rocco siffredi](https://www.spyit.it/wp-content/uploads/2019/03/12821340_580974792060051_5091459127584437914_n.jpg)
“Può sembrare facile da fuori, ma stare su un set per ore e fare sesso a comando del regista, con posizioni che mai si farebbero sul proprio letto rappresenta la vera difficoltà di questo lavoro – dichiara – perché di un vero e proprio lavoro si tratta, con orari da rispettare e professionalità da dimostrare. Non è per tutti, bisogna portare a termine tutte le scene, a prescindere dal fatto che piacciano o meno“.
“Per me è fondamentale differenziare il sesso dall’amore, quello che faccio sul set è sesso, non amore, ma soprattutto è lavoro. Sono felicemente fidanzato, e mi rendo conto che è difficile accettare la mia situazione per una ragazza, ma se la donna che ho al mio fianco è di mentalità aperta, si può affrontare insieme il discorso e superarlo“, conclude il giovane.
All’interno dell’accademia di Siffredi le porte del successo per Mattia si sono spalancate, e per il futuro il giovane ha già alcuni incontri programmati, dei quali però ancora non può svelarne i particolari.