Demi Lovato aveva annunciato, un anno fa, di identificarsi come non binaria e che, come tale, avrebbe usato i pronomi “they, them” per identificarsi. Ma oggi, poco più di un anno dopo, la cantante ha ritrattato la sua posizione, dichiarando di voler tornare a usare il pronome femminile per una ragione ben chiara.
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“È stato assolutamente estenuante – ha detto Demi Lovato in una recente intervista – dovevo costantemente spiegare alle persone il significato di questa scelta e il perché mi identificavo con quei pronomi. E questo è uno dei motivi che mi hanno portata a sentirmi a mio agio anche con il pronome femminile”. Insomma, Demi Lovato ha ammesso che la scelta per cui ha optato un anno fa non è stata affatto facile: “Mi sono solo stancata. Ma proprio per questo so che è importante continuare a divulgare questa cultura e battere il chiodo”.
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Che per Demi Lovato significa: “Ad esempio, nei bagni pubblici. Dover accedere al bagno delle donne, anche se non mi ci identifico del tutto, non mi mette a mio agio. Mi sentirei più a mio agio in un bagno senza genere. Oppure succede anche quando compili moduli, come documenti governativi o qualsiasi altro tipo di documento in cui devi specificare il tuo genere. Hai solo due opzioni, o maschio o femmina, e sento che niente di tutto ciò ha senso per me. Mi vedo condizionata a scegliere l’opzione donna solo perché non ce ne sono altre. Penso che questo debba cambiare. Spero che con il tempo ci saranno più opzioni”.
Demi Lovato non è l’unica (né la prima) ad avere deciso pubblicamente di usare il pronome “they, them”: Sam Smith, per esempio, vi è passato nel 2019 dopo avere fatto coming out come non binario. “So che ci saranno molti errori e misgender, ma tutto quello che vi chiedo è, per favore, per favore, almeno di provarci“, aveva twittato a suo tempo l’artista. Demi Lovato ha condiviso un sentimento simile pochi mesi dopo il proprio coming out, twittando: “Se mi fraintendi, va bene. A volte il misgendering è accidentale: del resto cambiare il pronome che si è usato per tutta la vita è un’enorme transizione e può risultare difficile da ricordare”.