Mariam Al-Sohel, dottoressa kuwaitiana, ha affermato di aver trovato un “rimedio” per le persone omosessuali con delle supposte anali che “curano” la “patologia” basate sulla medicina profetica islamica.
“E’ scienza, non c’è nulla di cui vergognarsi“. L’intervista, andata in onda a Scope TV, mostra la dottoressa spiegare come funziona la “cura”.
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“Ho creato delle supposte terapeutiche che frenano le pulsioni sessuali dei ragazzi gay e delle ragazze lesbiche. E’ scienza, non c’è nulla di cui vergognarsi. L’impulso sessuale si sviluppa quando una persona viene attaccata sessualmente. C’è un verme anale che si nutre di sperma. Esatto, si nutre di sperma”.
Parole fuori controllo, che fanno sorridere per quanto deliranti, se non fosse che questa Al-Sohel sia un medico a tutti gli effetti. “Quello che ho fatto è stato produrre delle supposte, che devono essere usate da certe persone in un dato momento. Queste supposte curano quegli stimoli, sterminando il verme che si nutre di sperma”.
La dottoressa sostiene di aver inventato due diversi tipi di supposte, di colori diversi. Fondamentale, a suo dire, anche la dieta. “Qualsiasi cibo sepolto sottoterra offre stabilità agli uomini, rafforza i muscoli e aumenta la loro mascolinità”, ha spiegato, aggiungendo: “I cibi più amari aumentano la mascolinità”.