Record d’ascolti per la prima stagione di Bridgerton che si è concentrata molto sul duca di Hastings, Regé-Jean Page.
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Ma nella seconda stagione gli occhi saranno puntati sul bel visconte Anthony Bridgerton, al secolo Jonathan Bailey, inquadrato, nel corso della prima stagione, più spesso a letto con la sua amante segreta che non in camicia inamidata e panciotto nelle occasioni ufficiali.
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Jonathan, gay dichiarato, credibilissimo in ruoli da sciupafemmine come quello di Anthony in Bridgerton, racconta di non aver avuto alcun problema a parlare di sé in famiglia o fuori, ma di aver incontrato proprio tra i colleghi omossessuali le maggiori resistenze in merito al suo “coming out“. «Molti mi hanno detto di non farlo, avvisandomi che negli studios accettano che tu sia “gay, ma non troppo“», ha raccontato, confidando quanto ritenga fuori luogo un atteggiamento tanto «conservatore» e «scettico».
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Da apprezzato interprete di un personaggio etero e anche molto seduttivo come Anthony Bridgerton, la sua considerazione è questa: «Credo che non dovrebbe importare quale ruolo tu interpreti. Eppure sembra esistere una linea di pensiero molto precisa secondo la quale uomini apertamente gay non possano diventare protagonisti maschili etero, sebbene molti attori etero siano stati applauditi per le loro interpretazioni di iconici omosessuali».
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Adesso che la seconda stagione della serie ambientata nella Londra di inizio ‘800 è stata confermata ufficialmente da Netflix, il protagonista maschile sarà il bel visconte.
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