“È giusto combattere anche per le manifestazioni che non si condividono perché oggi tocca a loro, ma un giorno potrebeb capitare anche a voi”. In un monologo recitato nella puntata di martedì 25 marzo a Le Iene, Vladimir Luxuria si è schierata ancora una volta contro l’omotransfobia, condannando la scelta del Parlamento ungherese di approvare una legge che vieti le manifestazioni LGBTQ nel Paese.
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Il Primo Ministro Orban e i politici di destra hanno giustificato la scelta dicendo che eventi come il Pride influenzerebbero i minori, che andrebbero perciò protetti dalla cosiddetta “ideologia gender”.
Vladimir Luxuria contro i pride vietati in Ungheria.
“In Ungheria è stata approvata una legge che vieta il Pride. Gli organizzatori saranno sanzionati e chi oserà parteciparvi sarà sottoposto a riconoscimento facciale. È lo stesso Parlamento che ha vietato l’identità alle persone trans e di parlare pubblicamente di omosessualità”. Queste le parole con cui Vladimir Luxuria ha esordito nel monologo recitato ieri sera a Le Iene.
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Immancabile il rimando al fascismo, periodo in cui, secondo l’attivista, in egual modo venivano privati i cittadini dei diritti fondamentali, come quello di manifestare: “Noi abbiamo già vissuto un triste periodo in cui era reato manifestare le proprie idee e dovremmo sapere che è giusto combattere per garantire anche le manifestazioni che non si condividono perché oggi tocca a loro, ma un giorno potrebbe capitare anche a voi. E come scriveva Bertolt Brecht, a quel punto potrebbe non esserci rimasto più nessuno a protestare. Orban sostiene di tutelare i minori, suggerendo che gli omosessuali siano un pericolo. Ed è vero, i minori vanno tutelati, ma da chi diffonde odio e menzogne.”
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