Antonello Venditti torna a parlare della polemica esplosa nell’estate 2024, quando un video diventato virale lo mostrava apparentemente mentre insultava una persona disabile durante un concerto a Barletta.
Le immagini avevano suscitato grande indignazione, costringendo il cantante a pubblicare un video di scuse rivolto a una ragazza con disabilità, nella convinzione di aver reagito in modo eccessivo a una sua presunta provocazione.
La scoperta del fake:
Oggi però Venditti ribalta completamente la narrazione dei fatti. In un’intervista al Corriere della Sera, l’artista sostiene infatti che quel video fosse un montaggio manipolato ad arte per danneggiarlo. A suo dire, si sarebbe trattato di un’operazione condotta sui social, dove qualcuno avrebbe unito due momenti diversi del concerto: uno in cui rispondeva a un uomo normodotato che lo stava insultando, e un altro in cui interagiva con una persona con disabilità.
“È stato un fake” afferma Venditti. “Sui social hanno fatto un montaggio in cui hanno unito le mie critiche a un’altra persona normodotata che mi stava insultando al momento in cui me la sarei presa con la disabile: un fake di cui non mi sono accorto nemmeno io all’inizio, tant’è che mi sono sentito in dovere di fare le scuse alla ragazza”.
Una ragazza disabile ‘disturba’ il concerto di Venditti, l’artista la insulta. Poi si scusa: “Non sono un mostro” (VIDEO)
La denuncia contro l’autore del video
Alla luce di questi nuovi elementi, il cantautore ha deciso di agire legalmente. Ha presentato una denuncia al tribunale di Andria contro l’autore del video, che secondo lui avrebbe deliberatamente alterato i fatti. Venditti ha anche fatto presente le conseguenze di questa vicenda: “L’assurdo è che c’è gente che mi chiede se ai miei concerti sono ammessi i disabili”.
L’episodio, inizialmente etichettato come un atto di bullismo da palco, si sta rivelando una vicenda complessa, che mette in luce quanto possa essere pericolosa la manipolazione dei contenuti online. Venditti, nel suo racconto, sottolinea di essere stato lui stesso vittima di cyberbullismo, alimentato dalla diffusione incontrollata di un contenuto fuorviante e ora, chiede giustizia, ma soprattutto verità.