A Varsavia è finita in scontri con la polizia una manifestazione promossa dai nazionalisti di estrema destra nella giornata della festa nazionale dell’Indipendenza.
Molti partecipanti, che protestavano contro le limitazioni imposte dalla lotta alla pandemia, sono arrivati in moto e in automobile, unendosi al corteo con diverse centinaia di persone.
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La polizia, in assetto antisommossa, ha risposto al lancio di petardi, pietre e bottiglie coi gas lacrimogeni e qualche pressione fisica. Ogni anno la ricorrenza che celebra l’indipendenza nazionale riconquistata con la prima guerra mondiale richiama i gruppi nazionalisti di destra, che da qualche anno hanno finito per egemonizzarla. Nella rissa è stato preso d’assalto anche un appartamento che esponeva la bandiera rainbow.
Il governo polacco, dal 2015 espressione del partito di destra Diritto e Giustizia, ha talvolta partecipato alla marcia, offrendo ai gruppi più estremi un riconoscimento che in precedenza gli era sempre stato negato.
La marcia e gli scontri arrivano nel pieno di una ondata di protesta civile scatenata contro il governo e in difesa del diritto delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza, dopo che una sentenza della Corte costituzionale ha inasprito la già severa legge poalcca sull’aborto.