
A cura di Diego Lanuto
“Quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba” e così, sulla falsa riga del famoso proverbio, l’Irriverente Simone Di Matteo si scaglia nuovamente contro Selvaggia Lucarelli in difesa di Barbara d’Urso.
Selvaggia Lucarelli durissima con Barbara D’Urso: “La sua tv è un danno culturale incalcolabile”
Che l’Irriverente non abbia peli sulla lingua e non provi alcun timore nell’esprimere la propria opinione con quel pizzico di sarcasmo e ironia che non guastano mai è cosa nota, d’altronde ce lo dimostra settimanalmente all’interno delle sue rubriche, ma la Lucarelli non è certo da meno.
Non è la prima volta, infatti, che la giornalista attacca duramente la First Lady di Cologno Monzese ed è risaputo che la diatriba che le vede coinvolte dura ormai da anni. A tal proposito, lo scorso marzo, nel bel mezzo della prima ondata dell’emergenza pandemica da Covid-19, Selvaggia rimproverò la conduttrice televisiva per aver pubblicato sui suoi account social una foto che la ritraeva senza mascherina e in compagnia del suo team di trucco e parrucco, e fu proprio in quell’occasione che Di Matteo non si lasciò sfuggire l’opportunità per dire la sua a riguardo. «Gli opinionisti, i giornalisti e gli scrittori – si legge nel suo lungo articolo pubblicato sulla testata on line M Social Magazine – non possono permettersi di parlare per partito preso spalancando la bocca per rinfrescare i denti con l’aria fritta! D’altronde lo ha detto lei stessa a Matteo Salvini, quando ci si esprime su cose che non si conoscono, si farebbe prima a restare in silenzio!». Tuttavia, nessuna risposta pervenne dalla diretta interessata e ciò comunque non le impedì, a distanza di mesi, di rincarare la dose. Quando Lucio Presta si schierò contro l’Eterno Riposo recitato in diretta tv dalla d’Urso e la incolpò di produrre “orrore televisivo”, la Lucarelli appoggiò apertamente la tesi dell’agente dei Vip e marito di Paola Perego, e anche qui la pronta risposta de L’Irriverente non si fece attendere, sebbene in questo caso decise di sorvolare “su Selvaggia Lucarelli, massima esperta di televisione, perché sentire che in tv ci sono “modelli sbagliati, personaggi sbagliati e storie sbagliate” dalla bocca di una che non si lascia sfuggire l’opportunità di attaccare a destra e a manca, colpendo quei soliti che fanno notizia e “facendo la morale” sulla prima cosa che le viene in mente, credetemi, non è il massimo”.

Nel corso del tempo, inoltre, la giudice di Ballando Con Le Stelle non ha risparmiato critiche nemmeno a chi frequenta i salotti di Barbara, tra gli ultimi Fabrizio Corona, Bello Figo e Iconize, ospiti nella puntata di Live – Non è la d’Urso andata in onda domenica scorsa in prima serata su Canale 5, ai quali ha dedicato un post definendoli “modelli diseducativi” e tacciando la padrona di casa di essere la causa di un danno culturale che avrà ripercussioni sulle generazioni future. Insomma, un commento al vetriolo che non è passato inosservato e al quale l’Irriverente ha scelto di replicare, sottolineando come le riviste con cui la Lucarelli collabora siano tra le prime a dedicare spazio a quegli “esempi” contro cui lei fortemente si scaglia e ricordando le innumerevoli battaglie portate avanti dalla conduttrice. «Al di là dell’impeccabile lavoro di sensibilizzazione – aggiunge poi Di Matteo – […] non spetta certo alla d’Urso “educare” le masse, in fondo lei è chiamata a fare informazione e intrattenimento, e poi, non mi pare che la Lucarelli sia la grande mecenate che vanta di essere, proveniente da chissà quale salotto esclusivo o circolo edificante […]». E infine conclude, affermando che “non bisogna avere due pesi e due misure, ma un’univoca valutazione! Ma in certi casi non sarebbe meglio cambiare canale, spegnere la tv e magari leggere un libro? Io credo fermamente che se una donna, solo perché ha successo nel proprio lavoro in una società becera e maschilista, deve essere sminuita da omuncoli privi di senso civico e logico, pronti in qualsiasi occasione ad elogiare esclusivamente tutte quelle che, scusatemi, gliel’hanno data, o peggio, debba essere rimproverata da donnicciole che non sono, per ovvie ragioni, e il più delle volte per mancanza di capacità, riuscite ad arrivare dove lei è adesso, siamo messi davvero male! Le cose per cui si dovrebbe provare vergogna sono ben altre, come rubare, ad esempio, infangare gratuitamente la reputazione altrui, stalkerare, raggirare, truffare, e chi più ne ha, più ne metta! Non so cosa ne pensiate voi, ma più passa il tempo e più mi rendo conto che chi ritiene di essere “prezioso” o si atteggia a tale, dispensando qua e là veli pietosi che farebbe prima e meglio a stendere su se stesso, in realtà vale meno di zero!!!”.
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