Per decisione dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria è stato bloccato lo spot U-Power con Diletta Leotta. Al centro delle polemiche, la scena di un bambino che guarda una cantante in minigonna. Selvaggia Lucarelli commenta duramente: “Una pubblicità triste e sessualizzante”.
Spot U-Power bloccato
Lo spot U-Power, lanciato lo scorso marzo per pubblicizzare un nuovo modello di scarpe da lavoro, è stato ufficialmente sospeso.
A prendere la decisione il Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, che ha accolto le segnalazioni del Comitato di Controllo, ordinandone quindi la cessazione. Il motivo? Lo spot è stato ritenuto in contrasto con l’articolo 11 del Codice: “Vietate rappresentazioni improntate alla sessualizzazione dei bambini”. La pubblicità infatti mostrava un bambino con lo sguardo rivolto verso una cantante in minigonna, lasciando intendere una visione ambigua.
Cosa veniva rappresentato
Secondo la giornalista Selvaggia Lucarelli, che aveva già denunciato lo spot sui social il 24 marzo, il video suggeriva che il bambino, dall’apparente età di circa otto anni, guardasse sotto la gonna della cantante con un’espressione estatica. La voce narrante di Leotta commentava: “La prima volta che sei rimasto senza parole”. Per Lucarelli, il messaggio implicito era la sessualizzazione di un minore per fini commerciali.
Il pubblico e la stampa avevano seguito con non troppa attenzione la polemica, mentre le autorità competenti hanno continuato a lavorare. Alla fine, la vicenda è culminata con la sospensione dello spot.
Dopo la decisione dell’IAP, Lucarelli ha commentato nuovamente sui social, definendo la pubblicità “davvero triste” e criticando la scelta dell’azienda e della testimonial. Pur precisando che la cantante nello spot non fosse Diletta Leotta, ha sottolineato come lo spot fosse costruito per lasciare intendere il contrario. “Forse – ha scritto la Lucarleli – è il momento di riflettere sull’opportunità di continuare a promuovere modelli del genere”.