Un’ondata arcobaleno ha attraversato il cuore di Roma per il 31° anno consecutivo.
Con lo slogan potente “Siamo un milione di fuorilegge”, la comunità LGBTQIA+ è tornata a farsi sentire, rivendicando diritti, dignità e inclusione. Un grido collettivo contro l’emarginazione, ma anche un messaggio di solidarietà globale.
Il corteo, composto da quaranta carri, ha animato le strade dalla centralissima piazza della Repubblica fino alle Terme di Caracalla, in un’esplosione di colori, musica e impegno. A guidare la parata c’era la madrina dell’edizione 2025, la cantante Rose Villain, che ha acceso l’entusiasmo della folla intonando Fuorilegge, diventato l’inno non ufficiale della manifestazione.
Anche quest’anno il sindaco #Gualtieri al #RomaPride.
Grazie sindaco 🏳️🌈🏳️⚧️✊ pic.twitter.com/WinJADd4RY— ApocaFede (@DrApocalypse) June 14, 2025
Ma tra balli e sorrisi, anche quest’anno il Pride è stato molto più di una festa. Come ha ricordato Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, “la gente è scesa in strada per chiedere che l’Italia sia un Paese che riconosce davvero i diritti di tutti. E anche per quei Paesi dove i Pride non possono nemmeno essere celebrati”. Sul carro, a manifestare insieme ai cittadini, anche il sindaco della capitale Roberto Gualtieri, Vladimir Luxuria, Rose Villain, madrina di questa edizione, Eva Grimaldi, le Karma B, Antonino, Francesca Pascale, Paola Perego, Giuseppe Bucci e tante altre star italiane.
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Tra le bandiere arcobaleno, centinaia di vessilli palestinesi hanno attraversato il corteo, segnando un momento di forte impegno politico. Il momento più toccante è arrivato quando la musica si è fermata e il corteo ha osservato un minuto di silenzio per le vittime civili di Gaza, seguito da un forte coro: “Palestina libera”.
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Alcune immagini forti hanno colpito l’attenzione: le sagome rovesciate di Trump, Netanyahu, Elon Musk e J.K. Rowling portate in parata come simboli di posizioni controverse su diritti e inclusione. Rose Villain ha aperto il Pride sventolando due bandiere palestinesi, lanciando un messaggio chiaro: “Ci provano con l’odio, ma risponderemo con l’amore”.
Mi raccomando #Romapride più fuorilegge che mai 🏳️🌈#pride #pridemonth2025 pic.twitter.com/KGcKdc8zHF
— 🏳️🌈 FabioDaddyNuovoProfilo®️ (@FabioCarraro10) June 14, 2025
Parallelamente, il gruppo femminista e queer Priotpride ha organizzato un corteo alternativo da piazzale Ostiense, in dissenso con l’organizzazione ufficiale del Pride romano, ma condividendo la stessa solidarietà verso la Palestina.
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Anche l’artista Laika ha lasciato il segno con un’installazione provocatoria che raffigura un soldato israeliano con una bandiera rainbow insanguinata: una critica forte che ha suscitato dibattito.
Non sono mancati riferimenti politici e internazionali: tra i carri anche una caricatura satirica del premier ungherese Orban, rappresentato come “Orban la Pazzah”, per denunciare le derive autoritarie del suo governo.
Pijatevi sti spicci.
Semplicemente #RomaPride 💛❤️ pic.twitter.com/r1jDkO0xLQ— ApocaFede (@DrApocalypse) June 14, 2025
In prima fila, molte personalità del mondo politico e istituzionale: Laura Boldrini, Alessandro Zan, Marta Bonafoni, Riccardo Magi, Nicola Fratoianni, e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha dichiarato: “Roma è e sarà sempre la città dei diritti. Il Pride è una festa, ma anche una lotta”.
Lo spirito del Pride si è diffuso anche in altre città: nella stessa giornata si sono svolti cortei a Genova, Forlì, Lecco, e domani sarà il turno di Avellino.
“NOI FUORILEGGE”
E’ lo slogan del #RomaPride di quest’anno, per le vie della capitale hanno sfilato carri e persone della comunità #Lgbt, annunciata presenza anche il 28 giugno nell’Ungheria di Orban | Di @FrancescaBilio pic.twitter.com/kAtlNfrNXA— San Marino RTV (@SanMarino_RTV) June 14, 2025