Quattro anni senza la regina del cuore italiano: Raffaella Carrà.
Il 5 luglio 2021 ci lasciava una delle più grandi icone della musica, della TV e della libertà. Oggi la ricordiamo con l’affetto che non è mai cambiato. Sono passati quattro anni da quel 5 luglio 2021, quando l’Italia – e non solo – si fermò per salutare Raffaella Carrà, un’artista inimitabile, una donna rivoluzionaria, una presenza che ha attraversato i decenni rimanendo sempre attuale.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo, ma la sua eredità brilla ancora oggi con forza. La showgirl che cambiò le regole Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà, è stata molto più di una showgirl. Era una performer completa: ballerina, cantante, conduttrice, attrice. Ma soprattutto, è stata un simbolo di emancipazione femminile, di libertà d’espressione, di allegria intelligente.
In un’Italia che faticava a liberarsi da moralismi e tabù, lei scelse di essere se stessa. E lo fece in diretta, in prima serata, davanti a milioni di telespettatori. Chi può dimenticare il Tuca Tuca, le sigle indimenticabili come Fiesta, Rumore, A far l’amore comincia tu? Con i suoi costumi colorati, il caschetto biondo e l’energia contagiosa, ha saputo rendere l’intrattenimento un atto rivoluzionario. Un’icona oltre i confini La Carrà non era solo un fenomeno italiano. In Spagna era amata come una regina. In America Latina era un’icona popolare. Ha conquistato il mondo parlando con il linguaggio più universale: quello della musica, della danza e della spontaneità.
Ha portato leggerezza, ma anche messaggi profondi, spesso in modo sottile ma potente. È stata una delle prime a parlare di omosessualità in TV senza pregiudizi, a dare voce alla diversità senza proclami, solo con rispetto e naturalezza. Una donna libera, fino alla fine Anche nella sua malattia Raffaella ha scelto la discrezione. Ha vissuto e affrontato tutto con dignità, lasciando il mondo con lo stesso stile con cui lo aveva incantato: senza clamore, con eleganza. Ma non ha mai smesso di essere presente: nei cuori, nei balli improvvisati sulle sue canzoni, nelle serate in cui basta mettere un suo brano per scatenare un sorriso.
Il ricordo che non invecchia A distanza di quattro anni, Raffaella Carrà non è diventata solo “ricordo”. È rimasta simbolo di una TV che sapeva unire qualità e popolarità, di una donna che non ha mai chiesto permesso per essere se stessa, di un’Italia che, grazie a lei, è riuscita a divertirsi un po’ di più e a giudicare un po’ di meno. Raffaella non c’è più fisicamente, ma non se n’è mai andata davvero. La sua voce continua a farci ballare.
Il suo esempio continua a ispirare. E ogni 5 luglio, come oggi, ci ricorda quanto sia bello avere avuto una regina così.