Papa Francesco ha espresso negli anni una posizione complessa ma generalmente inclusiva verso le persone LGBTQ+, specialmente se confrontata con quella di alcuni suoi predecessori. Ecco una panoramica del suo pensiero, basata su dichiarazioni pubbliche e documenti ufficiali
Accoglienza e rispetto
Papa Francesco ha più volte sottolineato che le persone LGBTQ+ devono essere accolte con rispetto, compassione e sensibilità. Una delle frasi più note è del 2013, quando disse:
“Se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?”
Questa frase è diventata emblematica del suo approccio pastorale.
Condanna della discriminazione
Ha condannato apertamente la discriminazione e la violenza contro le persone omosessuali. In varie occasioni ha sottolineato che nessuno dovrebbe essere emarginato o perseguitato a causa del proprio orientamento sessuale.
Unioni civili
Nel documentario Francesco (2020), ha dichiarato di essere favorevole alle unioni civili per le coppie omosessuali:
“Le persone omosessuali hanno diritto a essere in una famiglia. Sono figli di Dio. Nessuno dovrebbe essere buttato fuori o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili.”
Questa posizione non equivale a un’apertura al matrimonio religioso tra persone dello stesso sesso, ma è un sostegno importante al riconoscimento legale.
Dottrina e sacramenti
La Chiesa, sotto Papa Francesco, non ha modificato la dottrina tradizionale, che considera gli atti omosessuali “disordinati” ma distingue tra “l’inclinazione omosessuale” e il comportamento. Tuttavia, Papa Francesco ha promosso una maggiore inclusività pastorale, chiedendo ai sacerdoti di accompagnare e non respingere le persone LGBTQ+.
Nel 2023, ha autorizzato — con alcune condizioni — la possibilità di benedizioni per le coppie omosessuali, pur ribadendo che il matrimonio sacramentale resta riservato a uomo e donna.
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Dialogo continuo
Papa Francesco ha anche incoraggiato il dialogo all’interno della Chiesa su questi temi. Ha incontrato gruppi LGBTQ+ e figure rappresentative, come suor Jeannine Gramick, nota per il suo attivismo per i diritti dei cattolici LGBTQ+.