Paolo Bonolis torna a parlare di Povia.
Lo fa da ospite del podcast DoppioPasso, dove ha ripercorso alcuni dei momenti salienti della sua carriera. Parlando del Festival di Sanremo del 2009 e della canzone che l’artista portò in gara, “Luca era gay”, Bonolis ha detto la sua sulle polemiche sorte allora in merito a quel pezzo e sull’effetto che quel dibattito avrebbe avuto sulla carriera di povia: “Una bellissima canzone, creò molte polemiche. Siccome lui ha delle idee radicate, è stato escluso dalle attenzioni di discografiche e tv, cosa che non riesco assolutamente a comprendere. È la parte umbratile della meschinità politica italiana”.
“Se fosse stata offensiva, al mio Festival non avrebbe partecipato. Quello che combatte Arcigay è una battaglia giustisima, contro l’eticizzazoine che viene fatta di un aspetto della natura. Dell’omosessualità, storicamente, ci si chiede se sia giusta o sbagliata. Potranno essere un po’ incazzati? Sì ed è giusto che facciano la loro battaglia. Giacché io penso questo, trovo che la canzone di Povia non sia una traiettoria irriverente verso l’omosessualità […] con una chiusura totale nei confronti di diverse possibilità di racconto, diventa sbagliata anche la loro lotta. L’impegno così marcato nella volontà di on voler accettare che si possa raccontare una sotia che nient’altro è che una delle tante espressioni della varietà dell’omosessualità, è uno saglio secondo me, dettato dalla rabbia di una battaglia che non avrebbero mai dovuto combattere”.
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