Dopo aver espiato il successo conquistato per le sue curve mozzafiato sulla copertina di Playboy o nel costume rosso di “Baywatch”, per Pamela Anderson sembra sia arrivato il momento del riscatto.
“Non è mai troppo tardi per sognare, per cominciare daccapo, per essere aperti alle possibilità”, aveva scritto sui social dopo aver conquistato la nomination al Golden Globe come miglior attrice dell’anno per “The Last showgirl”. A 57 anni non ha paura a mostrarsi al naturale, senza filtri.
Ha pubblicato il suo libro, “Love, Pamela” ed è uscito il documentario sulla sua vita. In un’intervista a Vanity Fair ha raccontato aneddoti sulla vita privata. Ricordando Amy Winehouse, di cui era molto amica, ha rivelato che la sua vita avrebbe potuto prendere una strada simile: “Assolutamente. Ma ciò che mi ha salvato la vita sono stati i miei ragazzi. Senza di loro non avrei potuto essere forte come sono stata”.
Pamela Anderson rivela di quando hanno cercato di ucciderla: “È stato tremendo, mi trovavo…”
Negli ultimi anni Pamela Anderson si è dedicata alla riflessione: “Mi sono sforzata di restare da sola per capire che cosa amo, che cosa mi piace, che cosa voglio fare”. Questo dopo che la sua vita è stata caratterizzata da alti e bassi e dal fatto che si sentisse come se fosse diventata una caricatura di sé stessa: “Non mi piace anche solo sentire il mio nome. Mi riporta alla mente situazioni spiacevoli. Mi vivo quasi come uno stereotipo. E per riuscire a liberarmene ho dovuto lavorare duro, perché sono una donna”.
A un certo punto ha deciso di non indossare più la maschera di trucco che era diventata parte integrante della sua immagine. “L’ho indossata e ci ho giocato”, ammette, e spiega: “Non ho niente contro il trucco, ma sentivo che mi stava meglio quando avevo 20 anni. Quando arrivi a 50, ti trovi davanti a un bivio e ti chiedi: ‘Voglio inseguire la giovinezza? Voglio essere infelice? Oppure voglio accettarmi per quello che sono?’. Ora per lei è importante mostrarsi al naturale: “Quello che noi donne siamo sotto la maschera – ma il discorso vale per qualsiasi altra persona – è comunque più che sufficiente per la copertina di una rivista. A prescindere da dove ti trovi, è fondamentale nel tuo percorso di bellezza accettarti per come sei. E io sto vivendo un grande momento accettando le mie cicatrici o le mie imperfezioni”.
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