Gianni e Piero sono molto amici e hanno deciso di unirsi civilmente per convenienza: “Non siamo una coppia, ci prendiamo cura l’uno dell’altro, siamo come fratelli”.
Gianni Bertoncini, vicentino di 56 anni, è un musicista, mentre Piero Principi, di origini romane, ha 70 anni. I due convivono già da diversi anni, ognuno con i propri spazi in casa, e il sesso non c’entra. I promessi “sposi” hanno pensato al matrimonio perché sono convinti che l’unione civile consentirà loro di accedere a diritti che altrimenti sarebbero loro negati.
Vivono in un Comune vicino a Schio, nel Vicentino, scelto anche questo per questioni di convenienza. Qui infatti Gianni e Piero hanno potuto sbrigare velocemente le pratiche necessarie, nonostante il sindaco sia contrario alle unioni omosessuali. È proprio per questo che, alle 12 di sabato 19 novembre a palazzo Garbin, a celebrare la cerimonia sarà un assessore donna.
“Ci sono situazioni – spiegano i due – in cui non avere un legame riconosciuto crea difficoltà, come le degenze in ospedale, il pagamento delle bollette, del canone Rai: prima che venisse messo in bolletta lo addebitavano a entrambi“. Questa scelta di pura convenienza non scandalizza però la “madre” della legge sulle unioni civili, la senatrice del Pd Monica Cirinnà, che ha giustificato i due amici: “Anche una donna si può sposare con un uomo che non ama, per convenienza”. Poi ha aggiunto:“I matrimoni di comodo si sono sempre fatti. Se stavolta a unirsi sono due uomini che non sono uniti affettivamente ma lo fanno per convenienza, penso che comunque la legge consenta la libertà ai cittadini di farlo”.
Hanno fatto bene, esistono da sempre matrimoni di convenienza come questo.
Contenti loro, hanno fatto bene ;P
BRAVI!