Lucio Corsi dopo la rinuncia di Olly ha accettato di rappresentare l’Italia all’Eurovision 2025, che si terrà dal 13 al 17 maggio a Basilea in virtù del secondo posto di Sanremo.
Lucio Corsi: torna in classifica anche la bellissima “Tu sei il mattino”
Un’opportunità arrivata fortuitamente e non cercata ad ogni costo come ammette in un’intervista a Vanity Fair: “Non ho mai seguito l’Eurovision. Ho visto alcune edizioni del passato. Penso che andremo come abbiamo fatto a Sanremo, come siamo noi in questo momento della nostra vita, che è quello che mi interessa. Non voglio raccontare frottole”.
Non vuole etichettare la sua musica, né politicamente né in altri sensi. Ognuno può fare ciò che vuole con i suoi brani, ma è felice che siano passati messaggi positivi: “Io faccio il mio o quello che mi sento di portare sul palco e di scrivere. Non parto dall’intento di voler essere l’ideale di qualcosa. Poi se passa quell’idea lì, se vengo visto come un ideale di mascolinità non tossica, mi sembra una cosa positiva”.
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Un accenno poi alle origini, a quando è cominciata la sua carriera non senza perplessità da parte della sua famiglia: “A Milano provai l’Accademia di Brera. Con l’intento, in realtà, di riuscire a fare della musica il mio mestiere. I miei all’inizio erano scettici, ci è voluto tempo… Però, quando hanno visto che lo facevo davvero con tutto l’impegno possibile e la serietà del caso, mi hanno aiutato, dato fiducia. È una cosa rara, sono molto fortunato”.
Corsi ha anche parlato della sua vita sentimentale e non pare avere fretta di “accasarsi”: “Non sono innamorato. Sto pensando solo al lavoro, ora sento il bisogno di stare libero, far quello che mi pare, non ho voglia di metter su famiglia. Non ho proprio quel desiderio, per niente. Magari accadrà, ma non lo so, è una cosa che non mi interessa tanto. Questa idea poi che ci siano le età ‘giuste’ e i momenti ‘giusti’ per fare le cose non mi ha mai convinto”.