Leopoldo Mastelloni, attore e regista di origine napoletana ha dichiarato di essere soffocato dai debiti e di percepire una pensione minima.
“Ho guadagnato tanto però ho sempre investito nel teatro, non in golfini di cashmere”, ha detto. Oggi vive di difficoltà economiche e solitudine, lontano dai riflettori, e non nega di aver pensato più volte al suicidio.
L’attore si è raccontato in un’intervista a il Giornale, dove ha parlato della sua solitudine e dell’idea del suicidio che lo ha accarezzato più volte. Parlando della società attuale ha evidenziato l’indifferenza sociale: “Non esiste per gli anziani la possibilità di proseguire un mestiere anomalo com’è il mestiere del pensiero: il giornalista, l’attore, il cantante, il poeta, lo scrittore, il filosofo”Nel suo caso specifico ha detto di non essere preso sul serio e di sentirsi abbandonato, e di accettare di fare l’ospite per far vedere che è vivo: “Ogni tanto mi chiedono di dire in TV le mie opinioni. Mi usano come folklore. Questa cosa mi distrugge. Io prima facevo l’attore e l’autore. Adesso è come se fossi un fantasma”.
Non mancano le difficoltà economiche, pur percependo una pensione: “1200 euro al mese. Togli il quinto per i debiti, restano meno di 1000 euro al mese. Ci devo pagare affitto e bollette: cosa avanza? Ho fatto richiesta per il sostegno della legge Bacchelli: respinta. Non sono riconosciuto come attore di chiara fama“.
Nonostante i guadagni avuti nel corso della sua carriera, ha svelato di aver investito sempre tutto nel teatro, frequentando i migliori attori d’Italia e registi. Non è mancata l’esperienza come giornalista: “Perché io so scrivere molto bene. Ma soldi pochi“. A proposito dei personaggi conosciuti dice: “I tre quarti dei miei amici sono morti. Fellini, Mastroianni, Bice Valori, Suso D’Amico“.
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L’idea del suicidio che ricorre:
L’attore e cantante si è mostrato più volte esasperato per la sua situazione: “Dopo 50 anni di lavoro e di contributi prendo 625 euro di pensione al mese. Se non avessi degli amici che mi aiutano a pagare l’affitto, prenderei 40 pillole di sonnifero e me ne andrei via: ci penso sempre più spesso a farla finita”. L’idea del suicidio viene menzionata già nel 2015.
Tuttavia non prova vergogna: “Dico le cose come stanno. E parte di questo coraggio me lo ha dato Orietta Berti, confessano che anche lei prende 800 euro al mese e che se il marito non le avesse fatto una pensione integrativa sarebbe costretta a chiedere l’elemosina”.
La motivazione dell’esigua pensione risiede nel fatto che ha saputo soltanto quando è andato in pensione che questa sarebbe stata calcolata sugli ultimi tre anni di contributi. È risaputo nel mondo dello spettacolo, che con l’età le chiamate si diradano.
Secondo lui, facendo un bilancio il suo errore è stato “credere nella cultura“. Per questo motivo ha sempre reinvestito nella produzione di spettacoli teatrali. Oggi ripensandoci dice che forse avrebbe dovuto mettere i soldi sotto il materasso.