Un incontro apparentemente innocuo si è trasformato in un incubo per Francesco Sorgon, 42enne di Cavaso del Tomba (Treviso), che è stato vittima di una violenta aggressione omofoba.
Sabato 17 maggio, nei pressi del supermercato Crai di Cavaso del Tomba, Sorgon è stato brutalmente picchiato da due uomini, presumibilmente residenti a Maser, che lo hanno colpito con pugni e calci, lasciandolo a terra sanguinante.
Francesco Sorgon, noto per il suo impegno politico con Rifondazione Comunista e l’Anpi, aveva inizialmente pensato che l’aggressione potesse essere legata alle sue idee politiche. Tuttavia, è emerso che il movente era ben diverso: la sua omosessualità. “Mi hanno picchiato per la mia omosessualità, non ci sono altri motivi”, ha dichiarato Sorgon, ancora scosso dall’accaduto.
Tutto è iniziato con un approccio da parte di un conoscente, che ha chiesto a Sorgon dei soldi in cambio di un rapporto. Al rifiuto di Sorgon, la situazione sembrava essersi conclusa, ma poco dopo ha ricevuto dei messaggi per un incontro. “Mi ha proposto di trovarci, mi ha indicato l’ora e il luogo”, ha raccontato Sorgon, mostrando i messaggi sul suo telefono come prova.
All’appuntamento, Sorgon è stato aggredito alle spalle da due uomini. “Mi è arrivato un pugno tra capo e collo e sono caduto a terra”, ha ricordato. “Mi davano pedate soprattutto sul viso. Non capivo più niente, sentivo arrivare questi colpi da tutte le parti”. Dopo l’aggressione, Sorgon è stato portato al pronto soccorso, dove gli sono state suturate le ferite e curati i traumi. Fortunatamente, non ha riportato fratture, ma la prognosi è di 10 giorni.
Determinato a ottenere giustizia, Sorgon ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri, fornendo i nomi dei suoi aggressori e mostrando i messaggi che dimostrano l’agguato premeditato. “Non sono mai stato aggredito in precedenza né per le mie scelte politiche né per il fatto che sia omosessuale”, ha affermato Sorgon, aspettandosi che la sua denuncia porti a un’azione concreta.