La Rai ha deciso di non procedere nei confronti del rapper Fedez in relazione ai fatti del Concertone del Primo Maggio e all’accusa di censura rivolte dal cantante all’azienda. Secondo quanto fonti ‘qualificate’ (riferisce l’Adnkronos), la decisione, presa dai precedenti vertici, non ha avuto seguito per mancanza di alcuni requisiti. Questo spiegherebbe facilmente la scelta di Fabio Fazio di invitare il cantante a Che tempo che fa su Rai3 domenica prossima per la prima puntata del programma.
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La Rai aveva deciso la querela per diffamazione per “l’illecita diffusione” dell’audio della telefonata con i vertici di Rai3 e per diffamazione aggravata “della società e di una sua dipendente”. “Sono orgogliosissimo a maggior ragione di quello che ho fatto, lo rifarei altre mille volte. Affronto le conseguenze”, era stata la replica di Fedez.
Le polemiche erano nate dopo le accuse di Fedez alla Rai per il tentativo di censura, da parte dell’azienda al suo discorso. Il rapper dal palco del Concertone aveva pronunciato un duro attacco alla Lega e in difesa del ddl Zan contro l’omofobia ma, denunciava il cantante, l’azienda avrebbe tentato di fargli cambiare il discorso per evitare polemiche. Un’accusa che Fedez aveva supportato diffondendo l’audio di una telefonata, avvenuta a poche ore dalla sua esibizione, con i vertici di Rai3. E proprio per quella telefonata la Rai aveva deciso di querelare il rapper.
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“Sono orgogliosissimo a maggior ragione di quello che ho fatto, lo rifarei altre mille volte”, aveva ribadito Fedez, replicando in un lungo intervento sui social all’annuncio che la Rai lo querelava per diffamazione. “Mi assumo le responsabilità di ciò che ho detto e ho fatto e quindi affronto le conseguenze”, aveva detto il rapper.