Attirato con un falso profilo sull’app di incontri Grindr, poi drogato, ucciso e smembrato.
La polizia colombiana ha ricostruito i contorni dell’omicidio di Alessandro Coatti, il biologo 39enne il cui cadavere è stato trovato fatto a pezzi a partire da domenica 6 aprile a Santa Marta, in Colombia. Il capo della polizia Carlos Triana ha riferito al quotidiano locale El Tiempo i dettagli della vicenda, citando anche fonti anonime. Per l’omicidio sono sospettate quattro persone.
Coatti, che si trovava in Colombia per un breve periodo con l’intenzione di trasferirsi in futuro, sarebbe stato adescato con un falso profilo sull’app incontri molto diffusa nella comunità LGBTQ+.
L’ambasciatore italiano a Bogotà, Giancarlo Maria Curcio, aveva spiegato in un’intervista al Corriere della Sera che in Colombia sono da tempo attive le cosiddette «bande della scopolamina», gruppi di rapinatori che usano questa sostanza per manipolare le loro vittime e obbligarle, per esempio, a prelevare denaro dal bancomat o consegnare tutti gli oggetti di valore.