I sacerdoti della Chiesa d’Inghilterra potranno – già da quest’estate – impartire benedizioni ai matrimoni civili delle coppie dello stesso sesso: un voto storico da parte del suo «parlamento», il Sinodo generale, cambia sensibilmente la posizione nei confronti dell’omosessualità della Chiesa.
Il dibattito è durato più di otto ore, dopodiché l’assemblea nazionale della Chiesa d’Inghilterra ha votato la mozione dei vescovi: 250 i favorevoli e 181 i contrari. La proposta consente alle coppie gay di presentarsi davanti al sacerdote dopo il matrimonio o l’unione civile per ringraziare Dio, dedicargli la loro relazione e ricevere la benedizione religiosa. Le singole chiese saranno ora invitate a dichiarare con chiarezza se impartiranno le benedizioni, per evitare confusione e delusione. Il sinodo ha anche stabilito che la Chiesa si scuserà per i danni che ha causato e che continua a causare alle persone LGBTQ+.
Nozze gay, Chiesa anglicana dice sì a benedizione coppie stesso sesso
L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e l’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, hanno dichiarato: «È stata una lunga strada quella per arrivare a questo punto. Per la prima volta, la Chiesa d’Inghilterra accoglierà pubblicamente, senza riserve e con gioia le coppie dello stesso sesso in chiesa. La Chiesa continua ad avere profonde divergenze su queste questioni, che vanno al cuore della nostra identità umana. E, come arcivescovi, ci impegniamo a rispettare la coscienza di coloro per i quali questo va troppo oltre e a garantire che abbiano tutte le rassicurazioni di cui hanno bisogno per mantenere l’unità della Chiesa, mentre questa conversazione continua».
Prayers for God’s blessing for same-sex couples take step forward after #synod debatehttps://t.co/lnZZ9n1Uxu
— General Synod (@synod) February 9, 2023
E ancora: «Speriamo che il dibattito ponderato di oggi segni un nuovo inizio per la Chiesa mentre cerchiamo una via da seguire, ascoltandoci gli uni gli altri e soprattutto ascoltando Dio». Il vescovo di Londra, Sarah Mullally, che ha guidato il dibattito e presiede il gruppo che ha curato lo sviluppo delle proposte, ha spiegato: «Questo è un momento di speranza per la Chiesa. So che la via che abbiamo proposto di seguire non va abbastanza lontano per molti ma, troppo per altri. Prego affinché ciò che è stato concordato oggi rappresenti un passo avanti per tutti noi all’interno della Chiesa – comprese le persone LGBTQI+ – mentre siamo impegnati a camminare insieme. Abbiamo sempre detto che ascolteremo con attenzione il Sinodo, quindi nei prossimi mesi rifletteremo su tutto quanto è stato detto e prepareremo nuovi orientamenti pastorali per la Chiesa in materia di sessualità e matrimonio».