Certo! Ecco un articolo emozionante, strutturato con cura, che alterna il monologo di Ambra Angiolini al racconto della sua partecipazione al Milano Pride 2025. Il tono è rispettoso, coinvolgente e celebra a pieno la sua presenza e il suo messaggio.
Tra i momenti più toccanti e potenti del Milano Pride 2025 c’è stato, senza dubbio, quello che ha visto protagonista Ambra Angiolini, madrina dell’evento, artista e donna da sempre vicina alle battaglie per i diritti civili.
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Sul palco, insieme a lei, la figlia Jolanda, oggi ventunenne, con cui ha condiviso non solo la scena ma un’emozione autentica e profonda. “Ci sono parole che diventano canzoni, striscioni, slogan, e poi ci sono parole che si piantano nei piedi e ti fanno camminare” – ha esordito Ambra, accolta da una folla commossa e vibrante. E sono parole che camminano, le sue. Perché non restano solo in superficie, non si limitano a vestire il Pride di festa. Ambra scava, riflette, lancia un messaggio che è poesia e attivismo insieme. “T’Appartengo fa pure un po’ ridere, no? Suona una parola pop eppure contiene una cosa molto seria, un’appartenenza che non chiede possesso ma presenza. Oggi diciamo T’Appartengo perché ci siamo e dobbiamo cercare di essere un solo mondo.”
@spyit.it “Bisogna marciare tutti insieme,ogni giorno” #AmbreaAngiolini a www.spyit.it . . #lgbtq #ambra #pride #milano #milanopride #lgbtq #🏳️🌈 ♬ suono originale – www.spyit.it
Sul palco, Ambra non è stata solo un volto noto. È stata una coscienza che prende voce, che interpella e si interroga. Al suo fianco, Jolanda, figlia di un amore importante con Francesco Renga, cresciuta in un clima di rispetto e valori, ha dimostrato quanto l’impegno quotidiano in famiglia possa diventare un atto politico, culturale, profondo.
“Non è dire ‘tu sei mio’ ma è dire ‘io sono come te’. Ci apparteniamo davvero? O ci limitiamo a indossare le parole solo quando servono?”. Le due, tra una riflessione e l’altra, si sono anche lasciate andare al divertimento. Con leggerezza e complicità, hanno cantato insieme una versione nuova e inaspettata del brano simbolo di Ambra, T’Appartengo, trasformando un’icona pop in un inno all’appartenenza consapevole.(sotto il video della performance).
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“Ogni slogan dovrebbe essere una città piena di persone tutto l’anno, dove si vive, si fatica e ci si ama tutti insieme. Troppo spesso gli slogan diventano costumi da palcoscenico ma poi si mettono via.”. Un monito, quello di Ambra, contro l’attivismo di facciata. Contro l’abitudine a sfoggiare parole forti solo in occasioni speciali, dimenticandole il giorno dopo. Il Pride, ricorda, non è una passerella, ma un lavoro quotidiano di dignità e visibilità.
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“Pride vuol dire orgoglio, lavoro, fatica quotidiana per rivendicare quello che ogni giorno ci spetta di diritto. L’impegno di tenere insieme anche quando non è di moda.” Sul palco, Ambra ha messo cuore e intelligenza, poesia e politica. Non ha parlato solo alla comunità LGBTQ+, ma a un intero Paese che ha bisogno di verità, solidarietà e impegno costante. “Giuriamo che ogni parola che oggi urliamo da tutti i parchi sia un impegno quotidiano fatto di attenzione e convivenza pacifica ogni giorno.” . Un’invocazione forte e dolce al tempo stesso. Un invito a non mollare, a non dimenticare, a vivere ogni giorno con lo stesso spirito con cui si celebra il Pride.
“Il mondo è pieno di ingiustizie, di tagli ovunque, tranne quelli sulle armi, e questo è inspiegabile. Al mondo ci si sta per un altro modo e non per uccidere, morire o per un senso di potere e basta.” Ambra ha chiuso il suo intervento tra lunghi applausi, lasciando un segno profondo. Il suo è stato un atto d’amore verso una comunità, un gesto di vicinanza autentica, un momento in cui spettacolo e verità si sono fusi in qualcosa di irripetibile. A seguire il bellissimo monologo di Ambra e le parole di Jolanda: “Ogni giorno assistiamo a lotte continue, lotte politiche, a governi che vogliono convincerci di qualcosa e toglierci un pensiero che era nostro e adesso non lo è più. Oggi ho imparato che POLICIA deriva da una parola greca che significa ‘arte del governo della città’. Quando la Olitica si dimentica della sua origine etica, si torna al campo di battaglia e non è più arte di vivere insieme”.
@spyit.it “Ci sono parole che diventano canzoni, striscioni, slogan, e poi ci sono parole che si piantano nei piedi e ti fanno camminare. T’Appartengo fa pure un po ridere, no? Ma…”, il bellissimo monologo di Ambra Angiolini al Milano Pride 2025. Ascoltate, ogni singola parola, con attenzione. Grazie Ambra ❤️🏳️🌈 . . #ambraangiolini #pride2025 #monologo #libertà #figli #rispetto #ugualidiritti ♬ suono originale www.spyit.it
Sotto le parole di Jolanda:
@spyit.it “Ho il privilegio di essere qui. Mentre un ragazzo della mia età vive a Gaza. Quanti dei potenti del mondo perderebbero il loro posto se l’esame fosse stato di umanità? La violenza è un’alternativa al…”, il monologo di #JolamdaRenga al #MilanoPride2025 🏳️🌈 . . #ambraangiolini #monologo #liberta #diritticivili #politica ♬ suono originale www.spyit.it
Grazie, Ambra e grazie Jolanda, per le parole, per il coraggio, per esserci state. Ancora una volta, con il cuore.