
Sotto le foglie di François Ozon, con Hélène Vincent, Josiane Balasko, Ludivine Sagnier e Pierre Lottin (durata 102 minuti).
di Ulderico Grancini
Campione d’incassi in Francia con quasi 700.000 spettatori, Sotto le foglie è un noir ambientato in un villaggio della Borgogna. Due anziane donne, amiche di gioventù fin da quando facevano le prostitute nelle strade di Parigi, hanno un rapporto complicato con i propri figli, verso i quali nutrono un senso di colpa. Michelle, che vive per il nipote Lucas, deve fare i conti con Valerie, che le rinfaccia il suo passato, mentre Marie-Claude è preoccupata per Vincent, un giovane dalle cattive amicizie, che ha conosciuto anche la prigione. La morte di Valerie, caduta dal balcone di casa, è un evento che scatena paure, dubbi e sospetti. Incidente, suicidio, omicidio? Quando la polizia cerca di fare luce sull’accaduto, i rapporti tra le due donne, il figlio e il nipote, tra anziani e giovani, evolvono in una sorta di solidarietà reciproca, a difesa di una vicinanza e di una serenità di cui tutti sentono il bisogno. Un bel film, che nell’attenzione alle dinamiche psicologiche dei personaggi e nell’ambiguità delle situazioni che si trovano ad affrontare ricorda i romanzi di Georges Simenon, scrittore molto amato da Ozon.
La storia:
La premurosa nonna Michelle (Hélène Vincent) vive la sua tranquilla pensione in un piccolo villaggio della Borgogna, vicino alla migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko). Michelle non vede l’ora di trascorrere l’estate con il nipote Lucas, ma quando sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e Lucas arrivano a casa le cose cominciano a prendere una strana piega e nulla sembra andare per il verso giusto: Valérie mangia funghi velenosi raccolti da Michelle e il ritorno di Vincent (Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione, sembra sconvolgere ulteriormente gli equilibri…
Nelle sale dal 10 aprile.