Esce al cinema “La casa degli sguardi” di Luca Zingaretti: trama e trailer
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La casa degli sguardidi Luca Zingaretti, con Luca Zingaretti, Gianmarco Franchini, Federico Tocci, Chiara Celotto, Alessio Moneta, Riccardo Lai, Marco Felli, Cristian Di Sante e Filippo Tirabassi (durata 109 minuti).
di Ulderico Grancini
Tratto dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli, il primo film come regista di Luca Zingaretti racconta la difficoltà di un giovane molto sensibile e tormentato ad affrontare la vita di tutti i giorni e la relazione conflittuale con il padre vedovo. «La casa degli sguardi è un film che parla del dolore, ma non in termini negativi, bensì come ingrediente necessario per la felicità, perché dolore e gioia sono fatti della stessa materia», ha spiegato Zingaretti. «È un film sulla vita, dove c’è sempre un motivo per resistere, sulla speranza e sulla capacità dell’uomo di risorgere». Se nella prima parte prevalgono il degrado fisico e mentale del giovane Marco, accentuato dall’alcol di cui non può fare a meno, e il senso di impotenza del genitore, nella seconda si intravede un bagliore in fondo al tunnel. Marco sembra prendere coscienza del fatto che la sofferenza lo circonda, nel volto di un bambino malato nell’ospedale in cui fa le pulizie con una cooperativa o in quello di un collega che non riesce a superare una tragedia familiare. E nella poesia trova modo di scaricare tutti i disagi e le tensioni che lo affliggono, dando corpo a quella realtà che fatica ad accettare. Il finale positivo non è scritto, ma la sensazione dello spettatore è che sia possibile. Zingaretti ci propone una storia che coinvolge, commuove, fa riflettere, e già questo non è poco.
La storia:
Da tempo il giovane Marco Tramonti annega nell’alcool e negli psicofarmaci un proprio intimo disagio, che si è acuito con la scomparsa della madre. Poeta apprezzato che ha già qualche pubblicazione alle spalle, il ragazzo non riesce però a conciliare la propria esasperata sensibilità con la realtà quotidiana, e dopo l’ennesimo incidente d’auto suo padre decide di aiutarlo trovandogli un lavoro. Marco viene dunque assunto in una cooperativa che si occupa delle pulizie presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, incontrando nuovi colleghi con i quali imbastire divertenti rapporti all’insegna della complicità e della goliardia. L’ospedale rivela però il suo lato più tragico, crocevia di destini infantili spesso dal tetro esito. Per Marco inizia una nuova esperienza di ricognizione del dolore altrui, durissima e forse formativa.