Drop di Christopher Landon, con Meghann Fahy, Brandon Sklenar, Violett Beane e Jeffery Self (durata 95 min).
di Ulderico Grancini
Alta tensione dall’inizio alla fine in questo film di Christopher Landon, dove il vero protagonista è uno smartphone, quello di Violet, che trasforma in un incubo la sua serata nel ristorante panoramico di un grattacielo in compagnia di un uomo conosciuto su un sito di incontri. La donna non fa neppure in tempo a ordinare l’antipasto che una serie di messaggi appaiono sullo schermo del cellulare, con ordini inquietanti, da un indirizzo ignoto. L’aspetto più angosciante della situazione è che il misterioso stalker sembra vedere ogni mossa di Violet, persino quando si reca alla toilette in cerca di aiuto. E quando sullo smartphone arrivano le immagini di un uomo nella sua casa, dove il figlio è accudito dalla zia, la donna pensa di non avere più scampo. Insomma, non c’è un attimo di tregua per Violet, ma anche per lo spettatore che assiste alla sua disperazione. Per chi ama il thriller, un film da non perdere. Con un finale ovviamente inaspettato.
La storia:
Violet è una madre vedova che dopo anni decide finalmente di concedersi una serata fuori. Si prepara per il suo primo appuntamento romantico da molto tempo e si ritrova in un ristorante di lusso con Henry, un uomo che si rivela ancora più affascinante e bello di quanto avesse immaginato. La serata comincia con una certa leggerezza, la chimica tra i due sembra promettente e Violet si sente sollevata nel vedere che la sua scelta non è stata un errore. Tuttavia la sua tranquillità dura poco. Quando comincia a ricevere una serie di messaggi anonimi sul telefono, la situazione prende una piega inquietante. Le istruzioni, fredde e minacciose, le intimano di non parlarne con nessuno e di seguire alla lettera ciò che le viene detto, altrimenti i suoi cari saranno in pericolo. L’ultimo ordine del suo aguzzino invisibile? Uccidi Henry.
Nelle sale dal 17 aprile.