Di là dal fiume e tra gli alberi di Paula Ortiz, con Liev Schreiber, Matilda De Angelis, Josh Hutcherson, Laura Morante, Danny Huston e Massimo Popolizio (durata 110 minuti).
di Ulderico Grancini
Basato sull’ultimo romanzo completo di Ernest Hemingway pubblicato mentre l’autore era in vita, Di là dal fiume e tra gli alberi cattura un fugace momento di immortalità in cui il tempo si è fermato. La storia contiene i grandi temi di Hemingway: l’amore, la guerra, la giovinezza, gli anni che passano. Ad aleggiare sul film è comunque la morte, che accompagna gli incerti passi del Colonnello americano Richard Cantwell, al quale è stato dignosticato un male incurabile. A distoglierlo dai suoi tristi pensieri, c’è l’incontro del cinquantunenne militare con una nobildonna veneziana, la contessina Renata Contarini, che porta a una fascinazione reciproca tra due anime tormentate, una che vuole azzannare la vita e una che a malincuore la vede sfuggire. Un amore impossibile, al quale si dedicano con la leggerezza dei gesti e la profondità dei pensieri in attesa di lasciarsi andare al proprio destino. Un plauso per l’interpretazione a Liev Schreiber, segnato dai rimorsi della vita militare, e a Matilda De Angelis, giovane ribelle verso la sua famiglia decaduta. Ad aiutarli le atmosfere incantate di Venezia che, soprattutto nelle ore serali e notturne, rendono quasi implicito il romanticismo.
La storia
Siamo nel secondo dopoguerra: il Colonnello dell’esercito americano Richard Cantwell, tormentato dagli spettri del fronte, è un autentico eroe di guerra che affronta la notizia della sua malattia terminale con stoica noncuranza. Deciso a trascorrere il suo fine settimana in tranquilla solitudine, commissiona a un autista militare quella che probabilmente sarà l’ultima battuta di caccia alle anatre e una visita ai suoi vecchi luoghi di ritrovo a Venezia. Mentre i piani di Cantwell cominciano a svelarsi, un incontro casuale con una giovane contessa accende in lui la speranza di un rinnovamento.
Nelle sale dal 3 luglio.