
A Real Pain scritto e diretto da Jesse Eisenberg, con Jesse Eisenberg e Kieran Culkin (durata 90 minuti).
di Ulderico Grancini
La morte della nonna, emigrata dalla Polonia negli Stati Uniti prima dell’Olocausto, dà a due cugini l’occasione per ritrovarsi e visitare i luoghi in cui era vissuta. Il viaggio li porterà a riscoprire le proprie origini ebraiche, ma anche a confrontarsi sugli aspetti irrisolti della propria esistenza. Anche se, più che un confronto, è uno scontro tra caratteri: Jesse è pignolo, ansioso, timoroso, ha una moglie, un figlio e un lavoro, Benji è istintivo, sfacciato, disoccupato e capace in un attimo di passare dall’entusiasmo alla depressione. In comune, un tormento interiore, un dolore che ha origini nel passato, che li riavvicina e che devono imparare a sopportare. A Real Pain è un film commovente, che non cade mai nel patetico e nello scontato, un film dall’umorismo amaro, nonostante l’ilarità di alcune battute e situazioni che coinvolgono anche la loro guida e i quattro compagni di viaggio, sensibili e discrete comparse di un dolore universale.
Storia
In A Real Pain, David (Jesse Eisenberg) e Benji (Kieran Culkin), due cugini non in sintonia tra loro, si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. L’avventura prende una svolta quando le vecchie tensioni della strana coppia riemergono sullo sfondo della loro storia familiare.
Nelle sale dal 27 febbraio.