
A Complete Unknown di James Mangold, con Timothée Chalamet, Edward Norton, Elle Fanning e Monica Barbaro (durata 141 minuti).
di Ulderico Grancini
Basato sul libro di Elijah Wald “Dylan Goes Electric!” e approvato in fase di sceneggiatura dallo stesso Dylan, A Complete Unknown racconta i primi anni dell’impegno artistico e politico di Robert Allen Zimmerman, questo il suo vero nome. Sono anni che vedono il suo passaggio dalla musica folk a quella elettrica, prossima al rock, sancito in modo dirompente con la sua esibizione al Newport Folk Festival nel 1965. Ma anche gli anni della relazione sentimentale con Sylvie Russo, che Bob tradisce con Joan Baez. A dare volto e voce a Dylan è un bravissimo Timothée Chalamet, quantomai immedesimato e credibile nella parte, in grado di trasmettere con le canzoni, con le espressioni, con i comportamenti lo spirito ribelle di una leggenda del panorama musicale mondiale. L’unico cantautore a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura 2016 per aver «creato una nuova poetica espressiva all’interno della grande tradizione canora americana». Premio che peraltro Dylan, fedele alla sua indole controcorrente, non ha mai ritirato.
La storia:
New York, primi anni Sessanta. Sullo sfondo di una vibrante scena musicale e di tumultuosi sconvolgimenti culturali, un enigmatico diciannovenne del Minnesota arriva nel West Village con la sua chitarra e un talento rivoluzionario, destinato a cambiare il corso della musica americana. Mentre stringe i suoi legami più profondi durante l’ascesa verso la fama, cresce la sua irrequietezza nei confronti del movimento folk e, rifiutando di essere etichettato, compie una scelta controversa che risuona culturalmente in tutto il mondo. Timothée Chalamet interpreta e dà voce a Bob Dylan in A Complete Unknown di James Mangold, l’elettrizzante storia vera dietro l’ascesa di uno dei cantautori più iconici della storia.
Nelle sale italiane dal 23 gennaio.