Ed Sheeran apre ufficialmente il suo nuovo percorso artistico.
Dopo essersi lasciato alle spalle il ciclo degli album intitolati con i segni matematici, che gli hanno portato record e popolarità mondiale, il cantautore torna con il nuovo singolo “Azizam” (che in persiano significa “mio caro”), in uscita il 4 aprile. In realtà si tratta solo di uno dei brani anticipati del prossimo album “Play“, che apre un nuovo ciclo di dischi “a tema” questa volta sui tasti di riproduzione degli apparecchi stereo come ha spiegato lui stesso al Jimmy Fallon Show. “Quando avevo 18 anni ho avuto l’idea per un ciclo di dieci album: +, ×, ÷, = e –, e poi Play, Pause, Rewind, Fast Forward, Stop – ha raccontato -. Ero fissato con Tarantino e dal suo progetto di realizzare dieci film, con progetti collaterali come Grindhouse. Mi son detto: ne faccio dieci anch’io e, ogni tanto, un side project”.
“Play” sarà un album up tempo e dal mood decisamente gioioso che conterrà molte influenze mediorientali, esaltate dalla produzione di Ilya Salmanzadeh, producer svedese di origine iraniana che abbiamo già visto all’opera sui lavori di Ariana Grande e Charli XCX, il che lascia intendere come Sheeran abbia voluto dare una sterzata al proprio percorso artistico.
Per arrivare alla pubblicazione di “Play” bisognerà attendere almeno fino all’autunno ma in realtà i fan di Ed Sheeran non dovranno attendere così tanto per nuova musica. Nell’intervista il cantautore ha parlato di un altro suo progetto, che guarda decisamente avanti nel tempo… “Ho sempre sognato di pubblicare un album il giorno in cui morirò, intitolato ‘Eject’ – ha detto ridendo -. Non sto scherzando. Pensate se alla morte di Paul McCartney uscisse un disco con canzoni scritte a 16, 20, 30 anni… Nel mio caso, la gente si domanderà: ‘Quello persino dalla tomba non ci dà pace'”.