Costantino della Gherardesca, ospite da Mara Venier a Domenica In, ha ripercorso i suoi esordi sentimentali e le sue esperienze giovanili: “Da ragazzo ho fatto tutto quello che non si doveva fare. Mi sono anche vestito da donna prima di avere avuto una relazione con un uomo. Ero ribelle e discolo da ragazzino, devo ancora superare quel periodo e ne parlo spesso con l’analista”.
Il presentatore ha poi svelato di avere dei problemi con il cibo, che sfociano nell’overeating, ovvero nel mangiare tanto senza però sconfinare nella bulimia. “Forse mi manca un affetto”, ha asserito della Gherardesca.
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Poi, in collegamento video è intervenuto Barù, alias Gherardo Gaetani, nipote di Costantino della Gherardesca, con quest’ultimo che ha raccontato: “Da piccolo mi rompeva i giocattoli ed è un ladro di vestiti. Non trovo una camicia marrone da Natale”. Barù poi si è difeso: “Non è vero che gli rompevo i giocattoli, gli ho rotto due opere d’arte che poi ho portato ad aggiustare. Invece la camicia non ce l’ho, ho trovato soltanto una tua maglietta qui a casa da me”.
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Il conduttore di ha parlato della sua infanzia: “Sono stato un bambino per certi versi molto fortunato, con un carattere molto forte. Poi durante l’adolescenza ho preso consapevolezza della mia omosessualità e quelli erano gli anni dell’AIDS, quelli dove non c’era ancora una cura. Gli omosessuali venivano trattati come appestati, che non dovevano fare parte della società perché portavano questa malattia”.
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Costantino ha aggiunto che la prima persona con cui ha fatto coming out è stata un’attrice americana e al compimento dei diciotto anni ha rivelato la sua natura alla sua famiglia. “I miei erano molto contenti, loro erano molto cosmopoliti, aperti di mente”, pertanto Costantino non ha riscontrato particolari difficoltà. A 14 anni è stato in collegio in Svizzera, “dove non mi accettavano e a volte mi hanno anche fatto del bullismo. All’epoca ne ho sofferto un po’, ma quando poi sono andato in collegio in Inghilterra ero talmente potente che nessuno mi poteva più toccare”.