per Meteoweek.
È successo all’ufficio anagrafe di Roma. La sigla viene messa per indicare che la figlia adottiva, minorenne, è stata riconosciuta con la stepchild adoption. Sui suoi limiti giuridici dovrà ora esprimersi la Corte Costituzionale.
In Italia esiste una bambina con un documento d’identità che, suo malgrado, la distingue dagli altri bambini. Sul retro accanto al nome della madre il Comune di Roma ha infatti aggiunto la sigla «ADT» (adottiva). Eppure quella sigla, come riporta il Corriere della Sera che per primo ha raccontato la storia, è vietata, perché costituisce una discriminazione. La bimba è la figlia adottiva di una coppia di donne, nata grazie alla fecondazione eterologa fatta all’estero. Nel 2014 un Tribunale ha poi riconosciuto il suo rapporto con la seconda mamma e facendo grazie alla cosiddetta stepchild adoption ha permesso di registrare un legame legale tra loro.
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Dei passi avanti sul tema sono stati fatti. Ma sono ancora troppo pochi per superare questa disparità di trattamento. «La legge Cirinnà del 2016 ha riconosciuto diritti alle coppie dello stesso sesso ma ha lasciato senza regolamentazione la relazione con i figli e le figlie nati all’interno di una relazione omosessuale», spiega al Corriere Gianfranco Goretti, presidente di Famiglie Arcobaleno.
E aggiunge: «Ancora oggi uno dei genitori non esiste agli occhi dello Stato: significa che non ha alcun obbligo, dovere, né vincolo legale con i figli e le figlie che ha voluto, cresce, ama e accudisce. Non può per esempio prenderli a scuola senza delega, né assistere o decidere su ricoveri o trattamenti sanitari, non può andare all’estero con loro. In caso di separazione, non ha alcun dovere di sostentamento nei loro confronti, né il diritto di continuare a vederli. Se il genitore legale muore, rischia di vedere i propri figli considerati orfani e quindi adottabili».
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L’ultimo caso citato dal quotidiano di via Solferino è quello di due madri di Bergamo, dove il 16 novembre scorso il Comune ha indicato sul certificato di nascita di una bimba nata nel 2017 i nomi di entrambe le madri.