Nel fascicolo della Procura di Milano sul caso di Alessandro Basciano, dj arrestato la sera del 21 novembre per stalking sull’ex compagna Sophie Codegoni, modella e influencer, e poi scarcerato dopo quasi 48 ore, non figura, da quanto risulta agli inquirenti, alcuna remissione della prima querela, del dicembre 2023, da parte della ragazza.
Da quanto si è saputo, la Procura in queste ore ha ricevuto gli atti depositati sabato scorso dalla difesa del dj al gip, che ha poi revocato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Giudice che nel provvedimento di scarcerazione aveva dato conto di quelle “scritture” del 26 febbraio e dello scorso marzo sulla “remissione” della prima querela e sulla “accettazione” del ritiro da parte di Basciano. Nei nuovi atti, inoltrati dal gip ai pm, c’è una scrittura privata tra il 35enne e la 23enne che fa riferimento ad accordi in ambito civilistico e nella quale la modella si “determina”, ossia si impegna, a ritirare la denuncia in sede penale e lui accetta. Ritiro della querela, però, che potrebbe non esserci mai stato, anche perché non c’è traccia nelle carte delle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dall’aggiunta Letizia Mannella e dal pm Antonio Pansa.
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Codegoni, poi, presentò una seconda querela il 14 novembre. In particolare nelle nuove indagini, il pm Pansa, che ha ereditato il fascicolo che era prima in carico ad altro pm, dovrà ascoltare la giovane e poi anche la versione difensiva di Basciano, già esposta da lui alla gip Anna Magelli con tanto di chat. E risentire pure alcuni testimoni, tra cui probabilmente due amici della giovane e anche i familiari di lei.
Della “remissione della querela” si parla nel provvedimento di scarcerazione della gip, che ha accolto la linea difensiva del legale Leonardo D’Erasmo, indicando comunque di effettuare approfondimenti investigativi, che la Procura porterà avanti. Agli atti dei pm, con le querele, c’erano anche un serie di messaggi via chat depositati da Codegoni, la quale dopo la prima denuncia del 9 dicembre 2023 era stata anche sentita a verbale. Messaggi nei quali, secondo l’accusa, erano riportate minacce del 35enne come “me la paghi”.
E gli inquirenti ora dovranno anche acquisire i contenuti integrali di quegli scambi di messaggi. Basciano, dal canto suo, nell’interrogatorio e attraverso il suo difensore, aveva depositato gli screenshot di alcune chat anche del 12 e 13 novembre scorso, un giorno prima della nuova denuncia di Codegoni.
Chat dalle quali, secondo la giudice, emergeva “un rapporto sereno e certamente non connotato da costante paura”, da uno stato di ansia e timore necessario per contestare lo stalking. In più, dovrà essere analizzato di nuovo l’episodio della notte tra il 13 e il 14 novembre scorso denunciato dai due amici della ragazza come un’aggressione con sfondamento anche del parabrezza della loro auto. Episodio su cui Basciano ha dato un’altra versione. Per ora il dj resta indagato per stalking, senza alcuna misura cautelare.