Un ragazzo è stato vittima di omofobia in famiglia da parte della madre perché gay.
Il giovane è stato costretto a denunciare sia la madre che lo zio, dopo essere stato aggredito con calci e pugni. Il 28enne si era presentato nella casa da dove è stato cacciato per riprendere le proprie cose. “Non è stato facile superare tutto questo. Ma sapevo che la verità sarebbe venuta fuori“, ha raccontato a un quotidiano.
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Tre anni fa ha fatto coming out e dal quel momento è iniziato il calvario.Ha spiegato il ragazzo. Per lui prima ci sarebbero stati mesi di offese, poi l’aggressione e infine la lettere dell’avvocato da parte della madre. La donna ha denunciato il figlio per aggressione.
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La procura di Arezzo ha chiuso da poco le indagini: “Si procederà per maltrattamenti e violenza privata – spiega il legale – ma valutiamo anche una querela per calunnia“. Infatti le accuse rivolte dalla donna si sono rivelate infondate: nei giorni scorsi, il gip del tribunale di Arezzo ha confermato l’archiviazione già chiesta (per due volte) dalla procura.
“Per me è stato un sollievo, la fine di un incubo durato un anno – racconta il giovane – Ero certo che la verità sarebbe venuta a galla“.