Un volo con una destinazione speciale, soprattutto per la piccola Maeve, è stato lo scenario per un episodio commovente.
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Si trattava di un volo Make-A-Wish Alaska Airlines 16 che era diretto a Orlando. Tra i passeggeri c’era Maeve McNelis; a 18 mesi le era stato diagnosticato un neuroblastoma, una rara forma di cancro infantile. Dopo anni di lotta, Maeve è riuscita a sconfiggere la malattia e a realizzare un grande sogno nel cassetto: andare a Disney World.
Il viaggio è stato organizzato dalla Make-A-Wish Foundation, un’organizzazione no-profit creata negli States e che aiuta a soddisfare i desideri dei bambini affetti da gravi malattie, esattamente come quella di Maeve McNelis. “Il suo trattamento è stato davvero intenso, aveva un tumore ed era ad alto rischio: stadio quattro e aggressivo”, ha spiegato la mamma di Maeve, Bethany McNelis.
Ma la sorpresa più grande per la bimba è stata scoprire che il pilota dell’aereo era lo zio, il primo ufficiale Joey McNelis. Lo zio di Maeve si è emozionato non appena ha visto la bimba varcare la porta di imbarco: “È la bambina più forte che io conosca”, ha commentato raccontando la sua storia:
“Siamo all’aeroporto Sea-Tac e il desiderio di Maeve si sta avverando”, ha dichiarato Kathryn Mueller, portavoce di Make-A-Wish Alaska e Washington. “Vederla sorridere mostra la missione di Make-A-Wish. Vogliamo esprimere questi desideri per malattie che cambiano la vita e vederla felice e sorridente al cancello, è incredibile”. Prima che l’aereo decollasse, lo zio di Maeve ha preso la parola, facendo ai passeggeri un annuncio davvero particolarie “Questo è un volo Make a wish, e la bambina che sta per esaudire il suo desiderio di andare a Disney World è mia nipote. È davvero un volo speciale perché i suoi genitori sono quì ed entrambi hanno lavorato per la compagnia Alaska Airlines, proprio come me. Lei è Maeve, ed è mia nipote. Accompagnarla in questo viaggio è un grande privilegio che mi è stato concesso, è davvero la bambina più forte che io conosca. Ha lottato contro un tumore per anni, ma ora è una bambina sana”.