Simone Veil – La Donna del Secolo di Olivier Dahan, con Elsa Zylberstein, Rebecca Marder, Élodie Bouchez, Judith Chemla, Olivier Gourmet e Mathieu Spinosi (durata 140 minuti).
di Ulderico Grancini
Attraverso la vita straordinaria di Simone Veil, ebrea francese sopravvissuta alla prigionia nei campi di concentramento di Auschwitz e Bobrek e alla “marcia della morte” imposta dalle SS nel gennaio del 1945, il film racconta gli eventi più significativi della storia del Novecento. Vita privata e pubblica si accavallano in un racconto che dalla deportazione a 16 anni con la perdita della famiglia arriva fino al narrazione delle sue memorie, ormai in età anziana. Il film va ben oltre l’intento commemorativo di una tragedia collettiva, mostrandoci la dignità e il coraggio di una donna che ha saputo superare l’orrore, le umiliazioni e le sofferenze della prigionia, diventando moglie e madre di famiglia, ma anche un magistrato e una figura politica di primo piano. Una donna che ha combattuto in Francia per la depenalizzazione dell’aborto, per un trattamento umano e per l’assistenza sanitaria nelle carceri, battaglie di civiltà in cui è riuscita a sconfiggere l’autoritarismo e il maschilismo dominanti. I successi ottenuti come Ministro della Salute ne hanno aumentato la notorietà e la considerazione tra i francesi, fino alla nomina a Presidente del Parlamento europeo, prima donna a raggiungere tale carica. Il film, attraverso la sua vita, lancia un forte messaggio di pace, condivisione e tolleranza.
La storia
Il destino di Simone Veil, la sua infanzia, le sue battaglie politiche, le sue tragedie. Da Auschwitz ai vertici della politica europea, il ritratto epico e intimo di una donna dal percorso straordinario che ha attraversato e plasmato la sua epoca diffondendo un messaggio umanista che rimane ancora oggi di un’attualità ardente. Magistrata e prima presidente donna del Consiglio Superiore della Magistratura Simone Veil diventa una statista negli anni Settanta, prima come Ministro della salute, fautrice della depenalizzazione dell’aborto in Francia, e in seguito come europarlamentare e prima donna presidente del Parlamento europeo dal 1978 al 1982. La sua vita privata e la sua grande eredità ideale e civile sono uno specchio emblematico della nostra storia europea.
Nelle sale dal 30 gennaio.