Arisa, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, racconta il suo rapporto con il Festival e si apre su temi personali, tra cui l’amore, il ruolo delle donne nella società e il peso del giudizio maschile.
Per lei il Festival è come “il principe azzurro. Io il principe non l’ho sposato, ma Sanremo l’ho vinto”. Le vittorie, in realtà, per lei sono due: la prima nel 2009 con Sincerità, tra le Nuove Proposte, e la seconda nel 2014 con Controvento, tra i Campioni.
Tuttavia, se la carriera le ha regalato soddisfazioni, il discorso sull’amore è più complesso. Arisa ammette di aver cercato di lasciarsi andare ai sentimenti, ma di aver trovato troppi ostacoli lungo la strada: “Ho provato a lasciarmi andare all’amore, ma è un prezzo troppo alto da pagare. Deve essere corrisposto, all’insegna del rispetto, del volersi davvero bene. Molto difficile da trovare in una coppia. Più facile concentrarsi sull’amore per i genitori o gli animali. Sono in una fase in cui voglio ricevere”.
Il peso delle aspettative sociali sulle donne è un altro tema che la tocca da vicino. Secondo la cantante, la società impone standard rigidi, che spesso le donne fanno fatica a sostenere: “La società dice che le donne devono avere tutto: bellezza, carriera, figli. Spesso mi sono sentita disarmata e impotente di fronte alla mia normalità. Devi essere centrata, non passare la vita pensando di piacere a qualcuno. Sono una persona normale che ha avuto un percorso straordinario. Auguro alle donne che faticano di trovare piccole gratificazioni per sentirsi speciali”.
Arisa non nasconde le difficoltà che le donne incontrano nel mondo dello spettacolo e nella vita in generale, sottolineando come, spesso, per ottenere anche poco, debbano sforzarsi enormemente: “Noi donne siamo esseri sensibili, per stare a galla e ottenere poco dobbiamo dare tantissimo. Siamo soggette all’ageismo, al giudizio di uomini che non ci trattano bene e non ci vogliono più. Bisogna mantenere un’integrità. Le donne riescono a fare magie”.