Alba Parietti e il suo monologo sulla malattia mentale a Le Iene.
“Dietro la malattia mentale spesso si celano sensibilità uniche, menti geniali e straordinarie, con una forza straordinaria che però non deve diventare una condanna alla solitudine”. Parietti inizia il racconto della malattia della madre con una frase: “Molti anni fa dissi a mio padre: preferirei che la mamma morisse – ha rivelato -. Non lo pensavo davvero, ma questo può farvi capire quanto fosse doloroso il rapporto con una donna che poteva essere la mamma dei sogni, una fata, e poi una strega che mi spaventava, che mi feriva, pur senza volerlo”.
Una patologia scoperta dall’attrice quasi per caso: “Mia madre è stata un mistero per me quasi tutta la vita, l’ho risolto solo pochi anni fa quando in un cassettone ho ritrovato centinaia di quaderni scritti in segreto, dai 7 anni fino alla sua morte – ha raccontato Parietti -. Lei parlava della guerra, di mio padre, ma soprattutto della sua malattia mentale, e diceva di sé: questa è la storia di Graziella, una povera schizofrenica e di come ho fatto amicizia con lei. In quelle parole ho scoperto una donna molto divertente, raffinata, geniale, cresciuta tra la corte dei Savoia e la Resistenza. E ho capito che i suoi comportamenti non erano certi figli della cattiveria o del sadismo, ma di un male che nascondeva a tutti, come aveva nascosto a me per dieci anni l’esistenza di suo fratello: mio zio Aldo. Anche lui schizofrenico, internato nel manicomio di Collegno”.
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