«Striscia la notizia» è tornata a indagare sulle pratiche del programma televisivo «Affari Tuoi», mettendo in luce nuove questioni legate alla presunta aleatorietà del gioco.
Giova ricordare che nel mese di marzo, il telegiornale satirico ha già portato alla luce un sistema che regola le vincite della trasmissione in modo che queste rispettino un budget prestabilito a puntata. Il programma di Antonio Ricci ha svelato che durante i provini, gli autori di «Affari Tuoi» vengono a conoscenza dei numeri fortunati dei concorrenti. Questo ha sollevato dubbi tra i telespettatori, che hanno scritto a «Striscia», chiedendo se sia legittimo utilizzare dati personali per influenzare il gioco.
«Veicolare le offerte e anticipare le risposte dei concorrenti»
La risposta è arrivata dall’avvocato Guido Doria, che afferma come una dichiarazione trasparente sull’uso di questi dati sarebbe rispettosa nei confronti dei telespettatori e dei concorrenti. «Ciò, però, dalla documentazione ricavata sul sito non risulta. Perché non lo specificano? È sicuramente un modo per aumentare l’audience», dichiara Doria.
L’avvocato si chiede anche perché, in un gioco basato sulla sorte, vengano richiesti numeri fortunati o importi massimi accettabili dai concorrenti: «Questi dati non possono certamente aiutare a dare fortuna a un gioco ma, al contrario, la tolgono, perché danno la possibilità al “Dottore” di veicolare le offerte e anticipare, perché già le conosce, le possibili risposte dei concorrenti».
Dal punto di vista normativo, l’avvocato evidenzia l’esistenza di una normativa sulla privacy e di un’autorità preposta alla sua tutela, il Garante: «Sicuramente, se non ha già aperto un fascicolo, lo farà e potrà intervenire».