di Stefano Di Capua – Foto di Antonio Infante
Buffo, esilarante, a tratti naif. Orlando Puoti, personaggio istrionico nel salottino di Avanti un altro dove veste i panni di un improbabile e impacciato Principe azzurro, già più volte ospite di Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque, ha scoperto di essere un vero nobile! Ebbene si, il bizzarro figurante di Bonolis, proprio nei giorni scorsi ha pubblicato dei documenti sul suo profilo Instagram, dichiarando di aver rinvenuto alcune certificazioni che attesterebbero le sue origini reali. “Sono un vero Principe, sono di sangue blu”, ci dice Puoti. “Ho numerose testimonianze che lo confermano e sono pronto a mostrarle in televisione”.
Orlando, come mai solo ora, dopo tanto tempo, ha tirato fuori questi documenti che attesterebbero le sue origini nobili?
“In realtà, mai avrei immaginato di essere un vero Principe. Quando l’ho scoperto, sono quasi scoppiato in lacrime. Prima del lockdown per il Coronavirus, durante una puntata di Pomeriggio 5, fui attaccato dalla contessa De Blanck che mi accusò di essere un ciarlatano e un buffone. Lavoro da tanti anni come animatore e per questo motivo mi sono travestito spesso da reale. Dopo quelle critiche, però, ho deciso di fare una ricerca approfondita, per pura curiosità e, così, ho scoperto le mie origini nobili”.
In molti credono che la sua sia solo una trovata pubblicitaria…
“Non mi permetterei mai di mentire al mio pubblico che mi segue quotidianamente con grande affetto. I documenti sono sotto gli occhi di tutti, basta fare una ricerca. I Principi Puoti di Bisanzio discendono da Kink Poto von Bisanzio, battezzato secondo il rito merolitingo-longobardo che consentiva al figlio di detenere il trono, unitamente ai genitori, quale Rex Romanorum Langobardorum et Italiae. Ma non è tutto, perché i certificati sono innumerevoli…”
Sui suoi social, ha affermato di discendere da una famiglia di Marchesi che vanta molti nomi illustri tra i suoi antenati…
“Si, su un forum dedicato agli alberi genealogici, ho scoperto che la famiglia dei Marchesi Puoti di Arienzo e Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, ebbe molti membri illustri: due arcivescovi e un vescovo, un deputato alla Costituente ma il più famoso fu il letterato dell’800, Basilio Puoti. Il motto della famiglia è: ‘Non laedit nec laeditur’. Il blasone della casata è di nero alla punta d’argento caricata di uno scaglione del campo e sormontata da un lambello a tre pendenti d’oro. Svolgerò ulteriori ricerche per capire se effettivamente discendo o meno da questa famiglia”.
Come mai ci tiene così tanto a dimostrare così tanto che è un vero Principe e ha sangue blu?
“Farò approfondimenti per capire se mi hanno lasciato delle eredità di cui non sono a conoscenza e con le quali potrei aiutare tante persone in difficoltà. La carità per me è una missione e riuscire a sostenere chi non ce la fa, donando sollievo e sorrisi per me è una missione e mi renderebbe felice. Da sempre mi sono travestito da Principe per gioco, per lavoro ma adesso sento di poter affermare che il mio sangue è davvero blu e che sono di origini nobili, sono un vero Principe!”.