Il cinema ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’affermazione della cultura Lgbt nel mondo e nell’affermazione dei diritti degli omosessuali. Da sempre ha messo in scena le relazioni amorose tra soggetti con orientamento omosessuale e si è sempre battuto per il riconoscimento dei diritti di tutta la comunità LGBT. Ecco alcuni dei film divenuti veri e propri cult nella storia del cinema mondiale:
Gioventù Bruciata/ Rebel Without a Cause (1955): il regista Nicholas Ray ha messo in scena la crisi della gioventù americana del dopoguerra, uno dei temi più dibattuti in quegli anni nonché, uno dei più sfruttati dal cinema. Sebbene non si potesse permettere di parlare direttamente di omosessualità, il regista non nasconde il fatto che la crisi giovanile dell’epoca fosse dovuta al venire meno dei ruoli tradizionali della famiglia e dell’amore eterosessuale. All’epoca non era possibile amare in libertà e, proprio per questo motivo, l’aver portato in scena i turbamenti emotivi di un giovane in piena crisi, è stato rivoluzionario.
Quelle due/ La calumnia (1961): splendida pellicola con due attrici straordinarie Audrey Hepburn e Shirley MacLaine. Il film ha come protagonista una “presunta” coppia lesbica: le due attrici sono delle insegnanti a cui un’alunna complica la vita mettendo in giro la voce che tra loro ci fosse molto più che una “semplice” amicizia.
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991): pellicola cinematografica che trae ispirazione dal celebre libro di Fannie Flagg: “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop” ha come attrici protagoniste Jessica Tandy, Kathy Bates, Mary Stuart Masterson e Mary-Louise Parker. Il film mette in scena la vita di diversi personaggi degli anni Trenta negli Stati Uniti d’America e vengono affrontati i temi dell’amicizia e dell’amore omosessuale. Quattro donne, quattro storie e due generazioni a confronto.
Basic Instinct (1992): con la bellissima Sharon Stone nei panni di una scrittrice di grande successo, si mette in scena l’amore omosessuale ma, soprattutto, la libertà nell’avere “rapporti promiscui” ed occasionali.
Philadelphia (1993): Andrew Beckett, giovane avvocato, è stato licenziato dallo studio legale presso cui lavora. I suoi colleghi sostengono che non era competente; Andrew afferma di essere stato licenziato perché malato di AIDS. Deciso a difendere la propria reputazione, Andrew assume Joe Miller, un avvocato, perché lo rappresenti nella causa per licenziamento illecito. I due sono divisi da differenze sociali e culturali e Joe è riluttante ad accettare il caso. E non è l’unico: nove legali hanno rifiutato di rappresentare Andrew che è impegnato a difendere la sua reputazione e la sua vita. Joe deve affrontare un genere di lotta diverso, confrontandosi con le proprie paure e i propri pregiudizi sull’omosessualità.
Qualcosa è cambiato (1997): A New York, Melvin Udall, scrittore di romanzi sentimentali, soffre di disturbi di tipo ossessivo e maniacale. Si diverte ad insultare, offendere, ferire gli altri che reagiscono con durezza. Di fronte al suo appartamento abita Simon, pittore di talento, stella del momento nel panorama artistico newyorchese, gay dichiarato e vittima delle malignità del dirimpettaio. Tutti i giorni Melvin fa colazione in un ristorante, dove l’unica cameriera che sopporta le sue battute è Carol, una ragazza madre con un figlio che soffre di asma cronica. Un giorno Simon si porta a casa un giovane modello per un ritratto ma questi fa entrare alcuni amici che sfasciano tutto, rubano e picchiano duramente il pittore. Mentre è in ospedale, Melvin accetta di fare da padrone a Verdell, il cagnolino di Simon: i due diventano stranamente amici. Poi Melvin viene a sapere della malattia del figlio di Carol: manda a casa della donna un medico, marito della sua editrice, che gli prescrive cure rigorose e di grande efficacia. Imbarazzata, Carol dice a Melvin di non voler avere rapporti con lui. Intanto, in via di guarigione ma senza soldi e con lo sfratto incombente, Simon è costretto ad andare a fare visita ai genitori. Melvin decide di accompagnarlo in macchina ma chiede a Carol di anadre con loro. Qunado vanno a cena da soli, Melvin riesce quasi ad essere gentile con Carol, ma qualcosa alla fine va storto e Carol lo lascia indignata. Simon intanto ha ritrovato la voglia di dipingere, rinuncia ad incontrare i genitori, torna a New York e qui scopre che Melvin lo ospita a casa sua, dove gli ha fatto preparare una stanza. Ora è Simon a spingere Melvin, lo esorta a non rinunciare a Carole e ad andare a casa di lei. Così in piena notte, Melvin suona il campanello. Carol esce con lui, finalmente i due si spiegano, si dichiarano, capiscono le difficoltà reciproche, ma decidono comunque di provare.
Tutto su mia madre (1999): Manuela vive sola con il figlio Esteban. I due sono molto uniti, li dividono solo diciotto anni, potrebbero essere fratello e sorella. La madre lavora all’ospedale Ramon y Cajal come coordinatrice dell’organizzazione Nazionale dei Trapianti. Per festeggiare il suo diaciassettesimo compleanno, Manuela ed Esteban vanno a teatro a vedere “Un tram chiamato desiderio”. Madre e figlio condividono l’ammirazione per Huma Rojo, lattrice che interpreta il personaggio di Blanche Dubois. Venti anni prima, con un gruppo amatoriale del suo paese Manuela aveva rappresentato lo stesso spettacolo con il padre di Esteban, ed il ricordo la fa irrigidire. Al termine dello spettacolo le attrici Huma Rojo e Nina Cruz, escono velocemente dal teatro e si allontanano in taxi. Esteban, desideroso di farsi rilasciare un autografo, cerca di raggiungerle, correndo dietro al taxi. Nel far ciò non si accorge di un auto che, giungendo a forte velocità lo investe. Sua madre assiste impotente alla scena e corre urlando verso il figlio steso inerme sull’asfalto.
I segreti di Brokeback mountain (2005): Ang Lee, regista eterosessuale, quando tratta l’argomento omosessualità non scherza. E nemmeno rimane in superfice o si pone qualche pruderia. Va al cuore del problema, sessuale o sentimentale che sia. Nel Banchetto di Nozze aveva scavato profondamente nell’istituto familiare, qui scava nell’omofobia della provincia americana, quella che ha come riferimenti l’epopea virile del far-west. Ci restituisce quella parte del filone western che fino ad oggi ci era stata tenuta nascosta, oppure accuratamente velata tra le immagini dei fotogrammi, come già in Fiume Rosso di Hawks del lontano 1948.
TransAmerica (2005): Bree è un transessuale. Alla vigilia dell’intervento chirurgico che la ridefinirà sessualmente, scopre di avere un figlio, Toby, nato vent’anni prima dal suo unico rapporto eterosessuale. La psicoterapeuta, che prepara Bree a “passare” alla sua nuova condizione sessuale, la costringe a confrontarsi con il ragazzo e con il passato. In caso contrario le negherà l’autorizzazione legale a procedere con l’operazione. Toby, intanto, arrestato per droga e prostituzione, ha bisogno di un padre. Abusato dal patrigno e precocemente orfano di madre, il ragazzo conduce una vita dissipata e promiscua. Sarà Bree a pagare la cauzione e il riscatto per una vita migliore, conducendo Toby in un viaggio di formazione attraverso l’America.
Milk (2008): film biografico diretto da Gus Van Sant, sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti, assassinato nel 1978, assieme al sindaco George Moscone, da Dan White, un ex consigliere omofobo ed instabile. Milk, famoso per le sue lotte per i diritti dei gay, è interpretato da Sean Penn.
The Danish Girl (2015): Copenhagen, primi anni 20. L’artista danese Gerda Wegener dipinge un ritratto del marito Einar vestito da donna. Il dipinto raggiunge grande popolarità e Einar inizia a mantenere in modo permanente un’apparenza femminile, mutando il suo nome in Lili Elbe. Spinto da ideali femministi e supportato dalla moglie, Elbe tenta di effettuare il primo intervento per cambio di sesso da uomo a donna. L’intervento avrà grosse ripercussioni sul suo matrimonio e sulla sua identità.
Carol (2015): Therese Belivet è una ventenne che lavora come impiegata in un grande magazzino a Manhattan sognando una vita più gratificante. Un giorno incontra Carol, una donna attraente intrappolata in un matrimonio di convenienza e senza amore. Tra loro scatta immediatamente un’intesa, e l’innocenza del loro primo incontro piano piano svanisce al progressivo approfondirsi del loro legame. Ambientato nella New York degli anni 50, CAROL racconta la storia di due donne appartenenti ad ambienti molto diversi, travolte da una reciproca passione. Sfidando i tabù imposti dalla morale dell’epoca, che condannano la loro innegabile attrazione, vivranno la loro storia d’amore, a dimostrazione della forza e della capacità di resistenza dei sentimenti.